Cirò Marina, inaugurato il nuovo Centro per l’impiego in un bene confiscato alla ’ndrangheta
La struttura restituita alla comunità ospita il primo Cpi del piano regionale e diventa simbolo di legalità con l’encomio a otto imprenditori che hanno denunciato il pizzo
È stato inaugurato a Cirò Marina il nuovo Centro per l’impiego, realizzato all’interno di un immobile confiscato alla criminalità organizzata e restituito alla piena fruizione pubblica. La cerimonia ha assunto un forte valore simbolico, unendo l’apertura di un servizio strategico per il lavoro a un messaggio chiaro di legalità e riscatto civile in un territorio storicamente segnato dalla presenza della ’ndrangheta.
Il primo centro del piano regionale di potenziamento
La struttura, sequestrata nel 2014 a Nicodemo Filippelli nell’ambito dell’operazione “Bad Boys” coordinata dalla Dda di Milano, è il primo dei 14 Centri per l’impiego completati grazie al Piano straordinario di potenziamento finanziato dalla Regione Calabria. I lavori si sono conclusi il 12 maggio 2025 nel rispetto dei tempi contrattuali. Il nuovo Cpi è dotato di sei uffici, un archivio e una sala meeting e servirà un bacino di dodici comuni, consentendo anche l’eliminazione dei costi di locazione passiva per l’amministrazione.
Gli encomi agli imprenditori che hanno denunciato
L’inaugurazione ha coinciso con la consegna di encomi solenni da parte del Comune di Cirò Marina a otto imprenditori locali che, denunciando le richieste di estorsione, hanno contribuito all’arresto di esponenti della ’ndrangheta. I riconoscimenti civici sono stati assegnati a Francesco Spataro, Luigi Valente, Massimo Martino, Ugo De Siena, Salvatore Valente, Massimo Ferraro, Salvatore Mazzei e Aniello Pappacena, testimoniando un gesto di coraggio che ha avuto un impatto concreto sul contrasto alla criminalità.
Il messaggio del sindaco Ferrari
«Oggi è una giornata importante che ci riempie di orgoglio – ha dichiarato Sergio Ferrari, sindaco uscente e neoeletto consigliere regionale –. Siamo orgogliosi di aver completato l’investimento e consegnato uffici idonei ed efficienti. Questo Centro per l’impiego racconta una storia fondamentale in una terra come la nostra: è l’esempio concreto di una comunità che ha deciso da quale parte stare».
La presenza dello Stato e il valore dell’esempio
Alla cerimonia ha partecipato la sottosegretaria all’Interno con delega ai beni confiscati, Wanda Ferro, che ha sottolineato il valore dell’iniziativa. «Questo ufficio è la conferma che lo Stato c’è, lo Stato arriva – ha affermato –. Ma la vera vittoria di oggi sono questi straordinari imprenditori che hanno deciso di alzare la testa. Una testimonianza che inverte la narrazione sulla Calabria. La paura esiste, ma diventa insormontabile solo quando si è soli. Qui si è dimostrato che non si è soli e che il bene, alla fine, vince sempre».
Il ruolo della Regione nella valorizzazione dei beni confiscati
Sul tema è intervenuto anche l’assessore regionale Antonio Montuoro, titolare tra le altre della delega ai beni confiscati. «Abbiamo un nuovo piano – ha spiegato – sostenuto anche dal sottosegretario Ferro, per restituire valore e funzione sociale ai beni sottratti alla ’ndrangheta. Il nostro obiettivo è rendere percepibile la presenza dello Stato a tutti i livelli. La sinergia tra istituzioni è fondamentale per proseguire il percorso di crescita della Calabria e su questo terremo la barra dritta».
Un simbolo di lavoro, legalità e futuro
Il nuovo Centro per l’impiego di Cirò Marina diventa così non solo un presidio per le politiche attive del lavoro, ma anche un simbolo concreto di riscatto e fiducia nelle istituzioni. Un luogo che unisce servizi, memoria e coraggio civile, indicando una strada possibile per lo sviluppo e la legalità in Calabria.