La Villa Romana di Casignana: capolavoro imperiale tra mosaici e terme
Un colpo di fortuna archeologica trasformato in patrimonio culturale della Calabria

Emersa nel 1963 durante lavori per un acquedotto lungo la Statale 106, la Villa Romana di Casignana si trova in una zona incorniciata tra mare e montagna lungo la costa dei Gelsomini. Questa scoperta ha rivelato un complesso residenziale di epoca romana, vasto e architettonicamente raffinato, situato su un’area di circa 6.000–8.000 m². La villa rappresenta uno dei siti più rilevanti dell’antichità romana nel Sud Italia.
Tra mito, pavimenti decorati e lusso antico
Il complesso si articola in aree residenziali e un impianto termale completo, con ambienti ideali come frigidarium, tepidarium e calidarium. Quest’ultimo, dotato di ipocausto e tubi in terracotta, testimonia sofisticate tecniche di riscaldamento. I pavimenti decorati con mosaici policromi — da raffinati motivi geometrici a raffigurazioni mitologiche suggestive — offrono uno spettacolo artistico unico. Tra le stanze più celebri troviamo quella delle Nereidi, le Quattro Stagioni e la Sala di Bacco.
Storia, uso e funzione del luogo
Coronata da ampie aree porticate e sale absidate, la villa domina un paesaggio che spazia dal giardino al mare. Il suo sviluppo massimo risale al IV secolo d.C. e rimane testimonianza di un periodo di prosperità che permise la diffusione di ville patrizie in Calabria. Gli ambienti interni, impreziositi da marmi provenienti da territori lontani e dall’opus sectile, indicano la raffinatezza dei suoi proprietari e il loro potere socio-economico.
Oggi: tutela, valorizzazione e scoperta
Il patrimonio della Villa Romana di Casignana è custode di storie lontane, ma vive nel presente grazie a progetti di scavo, restauro e apertura al pubblico. La visita al sito oggi permette di esplorare gli ambienti scanditi dal mosaico e dalle terme, immersi in un contesto paesaggistico mozzafiato, tra le colline e il mare dello Ionio. È un luogo che unisce bellezza, cultura e radici identitarie.