Potrebbe essere una vera svolta per la Sanità calabrese l’apertura del nuovo reparto oncologico previsto nella Locride. Il sorgere di una nuova luce per tutti coloro che devono affidarsi ai cosiddetti “viaggi della speranza” nel tentativo disperato di aggrapparsi ad un’ancora di salvezza.


Da anni, la Sezione della Locride dell' Associazione Angela Serra per la Ricerca sul Cancro ha preso l’impegno di elaborare a proprie spese un progetto per realizzare all’interno dell’Ospedale di Locri un’area di circa 1000 mq da mettere a disposizione della Oncologia, per consentire ai cittadini che ne hanno necessità di potersi curare in ambienti accoglienti e funzionali.
L’Associazione – inoltre - vorrebbe anche farsi carico dei costi per la realizzazione completa dell’opera, cercando l’aiuto di tutti coloro che vorrebbero sostenere questa nobile impresa.

Un progetto che si estende in vari territori del Sud Italia e che – oggi – sbarca nella Locride per poter ridare dignità a tutte quelle persone costrette a migrare per potersi curare.



Un progetto che prende vita nell'Aprile 2018 come appendice della più nota Associazione per la ricerca sul cancro Angela Serra (AAS) con sede operativa presso il COM (Centro Oncologico Modenese) dell’Azienda Ospedaliero Universitaria del Policlinico di Modena.

In particolare, la Sezione Locride ha come sede i locali messi a disposizione dall’ASP di Reggio Calabria presso l'ex ospedale, il Polo Sanitario Territoriale di Siderno.


L’AGENZIA “NO VIAGGI”



Limitare il più possibile il fenomeno della migrazione sanitaria dei malati di tumore è uno degli obbiettivi principali dell'Associazione Angela Serra. Sono notevoli - infatti - i disagi ai pazienti e alle loro famiglie, oltre che emorragie di denaro che la Regione Calabria e i cittadini spendono per pagare le prestazioni sanitarie dei calabresi ricoverati fuori regione. Per “motivi di uguaglianza e di giustizia” - quindi - l’Associazione ha voluto istituire presso la propria sede lo sportello “Agenzia NO VIAGGI” che attraverso il progetto “Migrazione Zero” intende limitare i cosiddetti “viaggi della speranza” ed offrire alla persona compresi i familiari un percorso fruibile minimizzando i tempi di attesa per le varie visite ed esami.


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