Tra i migranti, provenienti da Afghanistan, Siria, Palestina e Iran, una decina di donne, alcuni bambini e una dozzina circa di minori non accompagnati.
Prima di raggiungere il Porto di Roccella i profughi, partiti circa una settimana fa dalle coste della Turchia.


Si trovavano a bordo di una piccola barca a vela in balia del mare mosso e localizzata, dopo alcune richieste di aiuto partite dalla stessa piccola imbarcazione, a circa 25 miglia di distanza dalle coste della Calabria.

A coordinare l'operazione di soccorso compiuta dalla Guardia Costiera di Roccella Ionica sono stati i responsabili della sala operativa della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria.


Dopo lo sbarco notturno, i profughi sono stati dapprima sottoposti al test del tampone molecolare da parte del personale specializzato dell'Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria e poi muniti di indumenti nuovi e asciutti e viveri di prima necessità.

Successivamente i migranti, provenienti da Afghanistan, Siria, Palestina e Iran


su disposizione della Prefettura reggina, sono stati momentaneamente sistemati in una tensostruttura realizzata lo scorso anno e gestita dai volontari della Croce Rossa e della Protezione Civile.

Con quest'ultimo "arrivo" è salito ad 80 (per un totale di circa 8mila profughi) il numero degli sbarchi nel solo Porto di Roccella Ionica dall'inizio dell'anno.