Dopo il colpo di scena del Viminale, che ha tolto un seggio al Pd a favore del Movimento 5 Stelle, anche Enza Bruno Bossio resta fuori dal Parlamento ma si unisce a Fulvia Caligiuri ed Andrea Gentile nell'operazione ricorso.
I tre, candidati alla Camera in quota proporzionale le donne e uninominale Gentile, hanno intenzione di chiedere il riconteggio dei voti ed una verifica dei verbali elettorali, processo che farà prendere a queste elezioni un risvolto non poi così inaspettato.

Nello specifico la Bruno Bossio, che era la numero due in lista, parla di una "leggerezza da paese del terzo mondo" con cui il Viminale avrebbe gestito la questione, che confermerebbe come il Ministero dell'Interno sia "un porto nelle nebbie".

"Gli ultimi dati non sono definitivi" - continua la Bruno Bossio aggiungendo che - "il passaggio ufficiale è quello della Corte d'Appello e della Cassazione".
La già parlamentare democrat, poi, fa riferimento al Rosatellum descrivendolo come una legge elettorale pessima e farraginosa, come già detto in campagna elettorale, senza dimenticare che a proporla fu proprio il Partito democratico. E a proposito di questo, per la Bruno Bossio la proposta di modifica sarebbe stato il suo "primo impegno legislativo".

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