Finalmente, dopo altri otto anni di controversie giudiziarie un nuovo Magistrato : il Commissario per gli Usi Civici della Calabria con sede in Catanzaro, dr. Fabrizio Cosentino, conferma quanto stabilito dal dr. Alberto Caprioli del Tribunale di Paola – Sezione Distaccata di Scalea e restituisce l'Isola Dino ai cittadini di Praia a Mare. Tutto ritorna com'era a sessanta anni esatti dall'atto di vendita con il quale il Comune di Praia a Mare aveva ceduto l'Isola all'Avvocato Agnelli. Con questa sentenza, viene riaffermato il principio che l'Isola Dino è interamente gravata da usi civici e pertanto tutti gli atti aventi ad oggetto detto bene sono affetti da nullità insanabile. Quindi nulli sono l'atto di vendita dell'Isola effettuato dal Comune di Praia agli Agnelli nel 1962 ed a cascata nulli sono tutti i successivi atti di disposizione di parte di questa splendida terra che ne avevano comportato il parziale trasferimento ad altre società e soggetti fra cui l'Ing. Alberto Dell'Utri, gemello del più famoso Marcello, ex senatore di Forza Italia.


Viene confermato quanto già deliberato dalla Regione Calabria nel 2005 (delibera n.201 del 01.03.2005) circa la natura demaniale civica universale dell'intero territorio isolano ed esclusa la “mala fede” da parte del Comune di Praia a Mare nel concludere il contratto di vendita dell'Isola sia perchè non è risultato che vi fossero all'epoca documenti in possesso dell'Ente che accertassero l'esistenza di tali usi civici, sia perchè detto accertamento poteva essere compiuto altresì dall'acquirente. Resta risolto il problema della bonifica dell'Isola che è stato già affrontato dal Comune di Praia a Mare atteso che la Regione Calabria con il contributo concesso di €175.000,00, tanto che il Comune a breve indirà la gara. Inoltre possono essere utilizzate anche le somme riconosciute dal Commissario per gli Usi Civici a titolo di illegittima occupazione e dovute all'Ente dai soggetti e dalle società che ne hanno occupato in questi anni il territorio. Oggi i cittadini praiesi e i calabresi sono fieri di questo risultato. Con solo 30.000,00€ l'Isola è nostra. Tutti i fabbricati esistenti sull'Isola sono dei cittadini di Praia. Sin da subito la mia Giunta si attiverà per mettersi immediatamente in possesso.


Quando l'Isola fu venduta agli Agnelli l'idea era quella di lanciare il turismo ed era un'ottima idea. Poi quando si è passati da logiche di sviluppo al puro e semplice sfruttamento del suolo sono sorti i problemi e l'Isola è diventato solo un terreno da utilizzare per fare affari. Ora, dopo queste lunghe battaglie giudiziarie, è il momento di pensare che il riappropriarsi dell'Isola da parte della Collettività Praiese deve essere il punto di partenza per una nuova fase di sviluppo di tutta l'area circostante, dove il brand (marchio) “Isola Dino”, ancora famoso a livello nazionale ed internazionale, possa attirare di nuovo un turismo di medio-alto livello, come avveniva negli anni '70, portando benefici e risorse alla nostra cittadina ed a quelle limitrofe. Ma tutto ciò senza dimenticare la salvaguardia dell'ecosistema che esiste sull'Isola e la valorizzazione di un'area, già dichiarata S.I.C. (Sito di Interesse Comunitario), in cui vivono specie rare di vegetazione come la Palma nana, il talittro calabro, il garofano delle rupi e la Primula di Palinuro, mentre nelle acque circostanti si trovano ancora praterie di gorgonie lunghe anche più di un metro. In questo momento di piena soddisfazione, davvero fuori luogo le considerazioni aberranti del gufo di turno che non riesce a digerire il successo storico di un'intera collettività e si preoccupa, piuttosto, del prezzo da pagare, ebbene, rassicuro , la sentenza prevede che l'importo da restituire ai privati è di trentamila euro, somma , peraltro, già restituita.

L'Isola di Fiuzzi non è solo lo scenario incantevole che rappresenta un'intera cittadina, ma è anche il futuro dello sviluppo di Praia a Mare.

Il Sindaco di Praia a Mare Antonio Praticò