SI schiera con il No al referendum il consigliere regionale della Lega, Pietro Molinaro: "Con il pretesto di un minimo risparmio - ha detto Molinaro - i promotori della riduzione del numero dei parlamentari esprimono tutto il loro disprezzo per la rappresentanza democratica, e per il Parlamento. Alzando la cortina fumogena del risparmio, intendono nascondere la propria vera intenzione: minare alle basi il valore della rappresentanza democratica in nome di un assemblearismo virtuale. Al contrario credo che la democrazia parlamentare vada difesa. Certo riformata ma non indebolita come intendono fare i sostenitori del SI".


“Da consigliere regionale - prosegue Molinaro - sono impegnato a fare del mio meglio per organizzare una presenza politica seria, operosa, diffusa e radicata nel territorio. Ogni giorno percorrere le strade, incontrare le persone, analizzare ed approfondire i problemi, cercare soluzioni. Lavorare seriamente, sentendo anche il fiato addosso dei cittadini che sollecitano risposte per costruire il bene comune che non è la sommatoria di interessi particolari. Questo - aggiunge -significa riconoscere il grande valore della democrazia rappresentativa, che si esprime con la qualificazione della rappresentanza. Questo è il mio modo di intendere la democrazia e da esso ne deriva un NO convinto al referendum. Un NO determinato alla semplicistica  riduzione dei parlamentari nata da coloro che preferiscono far approvare le leggi dalle piattaforme on-line, prendere le decisioni con un click forse governato e manipolato. Questa riduzione dei parlamentari serve solo ai movimenti virtuali, senza alcun radicamento sul territorio e che non hanno né la voglia, né la forza di costruirlo. A questa visione della politica io dico NO. Il numero di parlamentari non è un tabù intoccabile. Credo che in una riforma seria e strutturata, pensata per esaltare il ruolo della rappresentanza parlamentare, una riduzione del numero degli eletti possa essere contemplata. Ma così NO! Per questi motivi, sollecito calorosamente tutti ad andare a votare e ad esprimere un NO determinato alla riduzione dei parlamentari che ha l’obiettivo di disprezzare e mortificare la rappresentanza democratica".