E’ ufficiale, la data tanto attesa e discussa è arrivata: scatta oggi l’obbligo del Green Pass sul posto di lavoro per tutti i dipendenti. Si prevedeva ieri una vigilia turbolenta, dati le recenti proteste avvenute nei giorni scorsi a Roma, nella sede del CGIL, ma ad oggi la situazione non sembra aver creato particolari problemi o rallentamenti.

Ovviamente non sono mancate le richieste dei sindacati, che spingono sul rilascio di tamponi gratuiti per i lavoratori privi della certificazione verde. A dar voce ai dipendenti calabresi, Cgil, Cisl e Uil Calabria ritengono necessario rendere obbligatoria la vaccinazione Covid 19, introducendo la possibilità di vaccinarsi sul luogo di lavoro stesso, come si evince nell’accordo del 29 Aprile. Nello stesso accordo era previsto che “gli oneri derivanti dall’esecuzione del tampone Covid 19 fossero a carico del datore di lavoro, rafforzando quanto già contenuto nel T.U. in materia di salute e sicurezza”.
Ma la risposta a tali richieste si palesa nelle parole di Mario Draghi, che esprime chiaramente il dissenso a far carico al governo dei costi dei tamponi, difendendo la campagna vaccinale, che sembrerebbe aver avuto dei picchi di adesioni maggiori, in vista della data di scadenza di oggi.
Più elastica la risposta del ministro del lavoro Andrea Orlando, che dissente anch’egli dal rendere gratuiti i tamponi per i lavoratori, ma sottolinea però che il prezzo andrebbe calmierato per essere più accessibile a chi, realmente, non può sorreggerne i costi.
Sulla Giunta regionale, il neo presidente Roberto Occhiuto fa un appello ai No-Pass "Penso che se gli italiani si ricordassero di come stavamo durante il lockdown, oggi non ci sarebbero polemiche né sui vaccini, né sul Green pass.” continua “Forse il green pass è una limitazione della libertà, ma ne evita altre ben più gravi”.

La giornata di oggi è un importante passo nella lotta contro la pandemia, nella speranza che il vaccino possa essere realmente la sconfitta del virus.