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Unical, nasce l’archivio telematico al servizio delle comunità italo-albanesi

Creare un punto di incontro tra la cultura albanese e quella calabrese, è questo l’obbiettivo primario che ha spinto la progettazione da parte della Direzione Generale degli Archivi dell’Albania, di un archivio telematico – collegato elettronicamente con l’Archivio Centrale di Tirana – al servizio della comunità italo-albanese.

Un’ iniziativa resa possibile dalla congiunzione con la Fondazione dell’Università della Calabria “Francesco Solano”, la quale costituisce l’altra sponda del ponte che unisce Calabria e Albania e che ha ospitato l’inaugurazione di questo progetto, diretto dal giovane Ardit Bido e dal suo staff informatico.

“Un modo per dare voce alla comunità arbëresh e poter diffondere questa cultura caratterizzata da tradizioni secolari”: è questo quanto si evince dalle parole del Direttore Generale , che ha sottolineato l’importanza di creare un canale con lo studio e la ricerca in campo albanologico in Italia e per cui l’Università della Calabria può vantare un importante interesse, grazie alla collaborazione – già in vigore dal 2016 – tra la Fondazione F. Solano e la Direzione Generale degli Archivi.

Grazie a questo importante archivio, che rappresenta un patrimonio per la struttura universitaria, renderà possibile la facile reperibilità a studenti, ricercatori e studiosi di addentrarsi nei meandri della documentazione di Tirana, accedendo ad una vastissima lista di scritti direttamente dal proprio computer.

A seguito della dimostrazione dell’accesso sui portali del Punto-Archivio, si è proceduto alla firma degli accordi con le amministrazioni e gli enti coinvolti nel progetto, dove è intervenuto il Direttore generale degli Archivi albanesi, Ardit Bido.

Francesca Achito

Determinata, sensibile, puntuale. Francesca Achito, classe 1996, è una giornalista praticante calabrese. Dedita sin da piccola alla scrittura, ama dare voce ai più deboli, raccontando storie di vita e puntando i riflettori su contesti di marginalità. Innamorata del giornalismo, ha condotto inchieste legate a casi di violenza di genere, malasanità e disagi sociali e familiari. Studentessa all’Università della Calabria, sta conseguendo la laurea in Storia, coniugando la passione per l’antichità con quella della letteratura. Crede fortemente nel buon giornalismo: cercando sempre di dare una propria firma alle storie che racconta, riesce a mantenere l’oggettività e la precisione di cui necessita la corretta informazione.

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