L’appello lanciato dall’Università della Calabria, per raccogliere fondi a sostegno degli operatori sanitari in prima linea contro il Covid-19, ha incontrato in queste settimane la risposta pronta e generosa di un’intera comunità.

Studenti e associazioni, personale tecnico-amministrativo, docenti, famiglie, cittadini dell’area urbana e della regione, ma anche spin-off dell’ateneo e imprese che con l’Unical collaborano: da tutti è arrivato un contributo prezioso che ha permesso all’ateneo di raccogliere circa 90mila euro, destinati al potenziamento dei centri Covid del territorio.

Le risorse, d’intesa con le autorità sanitarie, sono state utilizzate per l’acquisto di attrezzature per la diagnosi e il trattamento dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva dell’ospedale “Annunziata” di Cosenza e dell'ospedale di Cetraro.

Ecco, in dettaglio, cosa è stato acquistato con i fondi della raccolta promossa dall’Unical:

2 station con pompe infusionali (3.660 euro)

10 pulsossimetri da dito (590 euro)

1 ecografo portatile (25.010 euro)

1 carrello per terapia antistatico ed antibatterico (2.318 euro)

1 tromboelastografo rotem (34.834,20 euro)

1 sistema per terapia ad alti flussi e monitor (17.350,84 euro)

Dispositivi di protezione individuale (4.960,34 euro)

Ulteriori dettagli e l’elenco degli spin-off e delle aziende che hanno aderito alla campagna sono disponibili sul sito d’ateneo.