USB Confederazione Cosenza: "requisire strutture sanità privata e aumentare terapie intensive per uscire dalla zona rossa ". Ieri dalle strade di Cosenza abbiamo lanciato, insieme a migliaia di persone, un messaggio chiaro: servono investimenti pubblici per il sistema sanitario, così da superare il perenne stato di emergenza, e per garantire un reddito a tutti i lavoratori, autonomi e non, colpiti dalla crisi.


Priorità dalle quali non si può sfuggire. L’estesissima provincia di Cosenza, che conta 150 comuni, ha subito in questi anni un progressivo taglio delle risorse che ha prodotto la chiusura di nosocomi e presidi sanitari, favorendo l’emigrazione sanitaria e arricchendo le strutture private. In questo momento, con l’aumento dei casi Covid le gli ospedali dell’intera provincia sono al collasso per l’inerzia della Regione Calabria e del Commissario per il Piano di Rientro Saverio Cotticelli.


Il governo nazionale non può più attendere e restare impassibile di fronte alla situazione che si vive nella nostra regione, altrimenti dovrebbe assumersi la responsabilità politica di esserne complice.


È fondamentale che la Calabria esca al più presto dalla cosiddetta zona rossa e per far questo è necessario requisire le strutture sanitarie private mettendole a disposizione del servizio pubblico, aumentare i posti di rianimazione e terapia intensiva bypassando l’amministrazione regionale evidentemente incapace di gestire la drammatica situazione attuale.