Fortunato Amarelli, Amministratore delegato della Fabbrica di liquirizia con sede a Rossano, è stato eletto nel Consiglio Direttivo dell’AIDAF, l’Associazione Italiana delle Aziende Familiari. Il sodalizio, fondato nel 1997 da Alberto Falk, riunisce oggi più di 150 aziende familiari, che rappresentano il 13% circa del PIL del nostro Paese. Si stima che in Italia le aziende familiari siano circa 784 mila, pari ad oltre l’85% del totale delle imprese e che pesino in termini di occupazione per circa il 70%. Le aziende familiari italiane si distinguono per la longevità: tra le prime 100 aziende più antiche al mondo, 15 sono italiane. Quella degli Amarelli è una delle più̀antiche famiglie imprenditoriali italiane rappresentata nel Consiglio Direttivo: le origini dell’azienda risalgono al lontano 1731. Da quasi tre secoli è ambasciatrice nel mondo della Calabria produttiva e capace di valorizzare le risorse naturali. Soddisfazione per l'importante nomina arriva dal presidente di Unindustria Calabria, Natale Mazzuca. «Conoscendo le qualità umane e professionali di Fortunato Amarelli non siamo stupiti del fatto che si stia facendo apprezzare in consessi importanti del mondo dell'imprenditoria e della cultura del Paese. Da vice presidente degli industriali cosentini e presidente della Sezione Agroalimentare di Unindustria Calabria, abbiamo modo di rilevare un suo impegno costante e concreto per lo sviluppo dell'economia meridionale. La storia ed i prodotti dell'azienda, il contributo che tutta la famiglia apporta alla diffusione della cultura imprenditoriale attraverso il Museo della Liquirizia che ha superati i 50 mila visitatori l'anno, rendono la Amarelli - conclude il presidente Mazzuca - un'azienda patrimonio di tutti e sinonimo di qualità e di eccellenza nel mondo". Il primo impegno ufficiale del Consigliere Aidaf Fortunato Amarelli sarà portare un contributo all'evento nazionale in programma nei prossimi tre giorni a Taormina quando si discuterà di cultura e responsabilità sociale d’impresa e del futuro delle imprese familiari tra integrazione sociale, innovazione digitale e coesione della famiglia.