Giulio ha vinto due, anzi tre volte.

La prima, la più importante, perché da paziente ha superato una grave malattia del midollo osseo, l'aplasia midollare, la seconda perché da laziale ha visto vincere il derby della Capitale alla propria squadra e la terza perché a vedere la partita allo stadio con lui ha trascinato il suo medico, il dottor Giuseppe Palumbo, romanista, del reparto di Oncoematologia dell'ospedale Bambino Gesù.

Un anno fa la promessa tra i due: guarirai e andremo insieme a vedere il derby. Dopo diversi mesi in Ospedale e un trapianto di midollo la promessa è stata mantenuta, come spiega sul proprio profilo social l'ospedale pediatrico Bambino Gesù. Il trapianto è stato effettuato al centro trapianti emopoietici e terapie cellulari, diretto dal dottor Pietro Merli.

"Un anno fa - spiega la mamma del ragazzo, Roberta Spaccini- nostro figlio è stato portato d'urgenza all'ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma per una presunta malattia del midollo osseo, malattia diagnosticata a fine novembre scorso.

Aplasia midollare severa. Il dottor Palumbo ha promesso a Giulio due cose: che l'avrebbe guarito e che sarebbero andati insieme a vedere il derby. Ieri è successo". "Dopo un anno dall'inizio di tutto-aggiunge la mamma- dopo il trapianto di midollo osseo e dopo una complicazione dovuta al Covid, che ci ha fatto tenere di nuovo il fiato sospeso.

Giulio ha potuto vivere il suo sogno: tornare allo stadio e farlo con il suo dottore del cuore.Piano piano Giulio sta tornando a vivere e, i sogni e le speranze, lo hanno sempre sostenuto, anche nei momenti più difficili.

Grazie dottor Palumbo per avergli regalato questa giornata e grazie a tutto lo staff del professor Franco Locatelli, al reparto di Oncoematologia e al centro trapianti di cellule staminali emopoietiche. Grande professionalità e grande umanità da parte di tutti".