"La Russia è entrata in questa campagna elettorale.

C'è una forte ingerenza della Russia a favore della destra, perché (il governo russo) sa che la nostra posizione continuerà ad essere in linea con la posizione contraria a Putin": così il leader del Pd Enrico Letta in un'intervista al giornale spagnolo El Periódico.

Nell'intervista concessa a El Periódico, Enrico Letta sostiene che i sondaggi non solo danno il centro-destra in vantaggio, ma segnalano anche che "il 45% degli elettori è indeciso" e che il Pd lavorerà su "indecisi e astensionisti" per "convincerli dei rischi che si corrono con la destra".

Una delle "minacce" principali per il Paese, aggiunge Letta, è quella di finire "fuori dal cuore dell'Europa" e a fianco di Polonia e Ungheria", due Paesi "guidati oggi da governi sanzionati dall'Ue per molte questioni legate ai diritti fondamentali".

È infatti insieme a questi governi — avverte Letta — che leader politici come Giorgia Meloni e Matteo Salvini vorrebbero posizionare l'Italia. Il leader Dem ricorda anche che quest'ultimo e Silvio Berlusconi sono "due amici della Russia". In quanto al programma in vista delle elezioni, il segretario del Pd sostiene che la priorità dev'essere "far partire il prima possibile" il piano di ripresa post-Covid con fondi europei, "mettere un tetto al prezzo dell'energia" come già fatto in Spagna di recente, "lottare contro la crisi climatica", ridurre le disuguaglianze e "ridurre fortemente le tasse sul lavoro". Alla domanda: "Continuerà alla guida del Pd in caso di sconfitta?", la risposta di Letta è: "Vinceremo...".

"La Russia? Parliamo di quello che il Pd ha fatto o non ha fatto e di quello che la coalizione di sinistra così divisa potrà fare - dice Stefano Candiani (Lega), a Sky Tg24, replicando all'intervista di Letta -. Il resto sono solo chiacchiere logore di propaganda. Prima si diceva 'attenti, arrivano i fascisti', ora si dice 'attenti che arrivano i russi'".

"Questa situazione economica può peggiorare con il trio sfasciatutto", Meloni, Salvini e Berlusconi, "una coalizione che sta mettendo a rischio l'Italia: con il rischio di portarla in una vera e propria guerra economica": così il ministro degli Esteri Luigi Di Maio (leader di Ic) durante una conferenza stampa alla Camera.