La chirurgia dell'obesità ha marcato in Italia un incremento esponenziale, passando dai 7.645 interventi del 2012 agli oltre 25.000 stimati per il 2022 (+300%).

Ciò è dovuto all'elevata prevalenza della malattia, che colpisce un italiano su dieci, ai risultati ancora insufficienti delle terapie comportamentali e allo scarso ricorso alle terapie farmacologiche più moderne.

Per diffondere una conoscenza la Società Italiana di Chirurgia dell'Obesità e delle Malattie Metaboliche e la sua Fondazione hanno lanciato la prima Giornata della Chirurgia Bariatrica, che si terrà in oltre 40 sedi nella settimana dal 23 al 29 ottobre.

Malgrado ogni sforzo per selezionare attentamente i malati da sottoporre all'intervento chirurgico, esiste una richiesta molto elevata da parte della popolazione e un'impossibilità del sistema di rispondere alla domanda assistenziale.

Non è raro così che i malati lamentino e di essere esclusi nei fatti dalla possibilità della cura, specie nelle regioni che hanno operato un taglio di posti letto e di risorse.

Tutto questo ha condotto al fenomeno della migrazione sanitaria. Alla base di tutti questi fenomeni è una scarsa conoscenza del problema obesità, della necessità di affrontarla in un'ottica multidisciplinare, delle potenzialità del trattamento chirurgico, dei suoi effetti, dei rischi e dei benefici.

Con la Bariatric Surgery Day (BSDay), spiega il presidente della Sicob, Marco Antonio Zappa, "vogliamo diffondere la conoscenza della Chirurgia dell'Obesità nella popolazione generale, in particolare fra i portatori di obesità, sia coloro che si accingono all'intervento sia coloro che ne hanno beneficiato e sono alla prese con il percorso riabilitativo post-operatorio".

"I protagonisti del BSD saranno i pazienti con le loro storie di sofferenza e di riscatto - dichiara Diego Foschi, presidente Fondazione SICOb. - Raccoglieremo le loro testimonianze e le renderemo pubbliche, affinché divengano elementi di stimolo per chi affronta questo percorso terapeutico".