Quando chiedono ad un ragazzo cosa vuol fare da grande, la sua testa si riempie di sogni e speranze per il futuro. Quando si chiede ad un bambino cosa farà domani, questo ha cosi aperte le porte di fronte a se alla vita, da non poter pensar mai, neanche lontanamente, che quello che vivrà quel giorno, è il suo ultimo tramonto. Saverio, Aldo Pio e Mattia se ne sono andati via così, con i cassetti ancora pieni di sogni e speranze, senza salutare, senza un'ultima parola. Un incendio che ha distrutto per sempre la famiglia Corasiniti, che mai avrebbe pensato di vivere in prima persona una tragedia simile, talmente dolorosa da aver sconvolto e turbato non solo la città di Catanzaro, ma anche tutta l'Italia, venuta a conoscenza della terribile vicenda.

Quartiere Pistoia - luogo in cui è avvenuto il rogo - non vuol essere ricordata, però, come la tomba delle tre vittime, ma come la casa che li ha visti crescere e li ha accolti con se. Proprio per questo - sabato 5 novembre alle ore 21,30 in via Caduti 16 marzo - verrà celebrata in loro onore una fiaccolata, alle porte del condominio in cui viveva la famiglia. Ogni partecipante dovrà portare con se un lumino, una candela o una torcia per poter omaggiare la memoria dei tre giovani. Un gesto di amore e commozione per non dimenticare quei fiori mai sbocciati, strappati via alla terra troppo presto.

Intanto, papà Vitaliano Corasiniti lascia il reparto di Rianimazione - in cui era ricoverato a causa dell'intossicazione dovuta ai fumi - insieme al figlio Antonello, di 16 anni. Mamma Rita Mazzei è ancora ricoverata a Bari a causa delle gravi ustioni, insieme alla figlia Zaira Maria, di 10 anni, ricoverata nel reparto pediatrico dell’ospedale di Napoli.