"Addio papà… sarai sempre nel mio cuore. Sappi che ti voglio bene mio eroe". Parole che un figlio non vorrebbe mai dover scrivere sul proprio profilo Facebook, quelle del figlio di Felice Costanzo – l’operaio morto schiacciato da un camion sul posto di lavoro lo scorso 31 gennaio – a seguito della restituzione della salma avvenuta nella mattinata odierna.

A seguito delle prime indagini, sono state avviate le verifiche di sicurezza del luogo di lavoro dalla Procura di Lamezia. Il personale dell’Istituto superiore per la prevenzione e la sicurezza del lavoro ha provveduto subito ad intervenire per svolgere le opportune verifiche.


L’azienda per la quale Costanzo lavorava ha mostrato sin da subito chiarezza, oltre che complice nello svolgimento delle indagini.

“L’Azienda Alpa esprime il proprio cordoglio per la scomparsa del suo dipendente Felice Costanzo, per oltre 30 anni con noi nella "nostra famiglia” – si legge in un post di Alpa Iveco - Non vorresti mai arrivare a scrivere un ricordo di un collega…collega forse non è nemmeno il termine giusto perché dopo tanti anni di lavoro insieme, tanti anni vissuti con il sostegno reciproco, forse la parola giusta è “amico prezioso”, persona al di fuori della famiglia sulla quale puoi sempre contare…ed è così che ricordiamo il nostro collega. Ricordando il tuo sorriso e la tua bontà, ci stringiamo alla famiglia in questo momento di immenso dolore.

Costanzo era un operaio competente che ben conosceva il proprio mestiere. Secondo quanto emerso, stava effettuando una riparazione al camion che ha causato la sua morte. Nonostante l’arrivo dell’elisoccorso è deceduto durante il trasporto verso l’ospedale di Catanzaro. Le indagini – attualmente – hanno come scopo ricostruire la dinamica dell’incidente ed accertarne le eventuali responsabilità.