Il dirigente del Liceo Classico ‘Telesio’ di Cosenza, Antonio Iaconianni, alla luce della grave situazione epidemica a livello globale, con circa 250mila casi al giorno, e di atteggiamenti superficiali e poco attenti da parte di molti anche in Calabria, ha sentito il dovere di rivolgere un accorato appello ai giovani ed alle istituzioni affinché ognuno, per quello che può, possa adottare comportamenti consoni alla situazione sanitaria che stiamo vivendo.

Il dirigente Iaconianni nel rilasciare una dichiarazione agli organi di stampa ha affermato: «Noto con rammarico e, mi si lasci passare il termine, con non poco stupore, una dilagante superficialità, particolarmente da parte dei giovani, nel mettere in pratica comportamenti non curanti della situazione che da poco ci siamo lasciati alle spalle nel nostro Paese, ma che a livello globale resta allarmante. Sento il dovere, come rappresentante istituzionale di una comunità educativa, di rivolgere un appello ai giovani ed alle famiglie perché il distanziamento e la mascherina non possono essere messi da parte. La sfida non è ancora vinta e serve che ognuno dia il proprio contributo. Alle istituzioni – ha continuato il Preside - quali Prefetto e vertici delle Forze dell’Ordine, chiedo di intensificare i controlli con una finalità educativa, perché qui è in gioco il diritto alla salute di una intera comunità, diritto che atteggiamenti puerili non possono mettere a repentaglio. Il nostro Paese, la nostra Calabria, non può permettersi un nuovo lockdown, una nuova chiusura sarebbe devastante per il nostro tessuto socio economico. E’ giusto riprendere la vita di ogni giorno, ma bisogna fare molta attenzione nel rispetto di tutti. Il discorso – ha concluso Iaconianni -  non è tanto la didattica a distanza o meno, anche perché la scuola ha dato prova di grande maturità già lo scorso anno con docenti eccellenti e studenti motivati e maturi, come si è visto i nuovi mezzi hanno consentito di proseguire nell’azione didattica e di portare a termine nel migliore dei modi l’anno scolastico: oggi in discussione è la tutela della salute di tutti, perché con una eventuale ripresa del virus con personale scolastico per una buona parte in età ad alto rischio, il diritto all’istruzione che dobbiamo ai nostri studenti verrebbe fortemente messo in pericolo. Voglio essere franco: senza la salute non può esserci istruzione ed attività alcuna. Chiedo, quindi, responsabilità a tutti perché a settembre dobbiamo ripartire in serenità, il come lo vedremo noi tecnici della scuola e già con molti colleghi dirigenti siamo al lavoro giorno e notte per trovare le migliori soluzioni possibili (in uno scenario normativo che dice ancora troppo poco), ma ripeto, quello di cui abbiamo bisogno è prima di tutto che nessuno si ammali e per fare ciò serve serietà e rispetto delle regole da parte di tutti!»










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