Prigionieri di Omicron. Nonostante il bel tempo ed il giorno festivo, ieri domenica la pandemia fiacca le città calabresi fino a mutarne il paesaggio.

La rapida diffusione del virus attraverso la variante Omicron, con il numero di positivi crescente, sta provocando disservizi, un preoccupante rallentamento delle attività economiche e un processo di “desertificazione” che ricorda il “lockdown” del marzo 2020, quando il Covid, nella sua fase più acuta, mise in ginocchio l’intera Italia.

 

 

 

 

Anche la paura di contagiarsi induce i cittadini a limitare le uscite. Nelle grandi città (in foto copertina Cosenza) il fenomeno appare più evidente.

Poche persone in strada, mezzi pubblici semivuoti, deserti i centri commerciali, i bar, i ristoranti ed i negozi.

Anche i saldi di fine stagione non riscuotono grande successo. Il picco dei contagi dovrebbe essere raggiunto alla fine di gennaio, dicono gli esperti, e la speranza è che allo stallo di adesso, che sembra spingere le attività commerciali sull’orlo del precipizio, segua una ripresa decisa, prima che sia troppo tardi.