Nel mese di aprile 2020 la Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ha inviato al commissario dell’Asp di Cosenza e al commissario per l’attuazione del Piano di rientro apposita richiesta istruttoria e di chiarimenti in riferimento ai Bilanci e la situazione finanziaria dell’Asp di Cosenza. Dalla richiesta di chiarimenti emerge un quadro della gestione economica della più grande Asp della Calabria davvero preoccupante. Il direttore amministrativo dell’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza ha successivamente chiesto una proroga al  fine di consentire all’Azienda di completare le operazioni necessarie all’adozione del bilancio consuntivo 2019. Alla fine, nonostante la Corte dei conti abbia concesso una proroga dei termini con scadenza 21 gennaio 2021, non è arrivata alcuna risposta né da parte del commissario straordinario né dal direttore amministrativo.


"Abbiamo più volte messo in evidenza - dichiara Carlo Guccione, consigliere regionale del PD - come la mancata approvazione dei bilanci consuntivi 2018 e 2019, i pignoramenti, la notevole mole di contenziosi, l’indebitamento, il ritardo sulle procedure dei pagamenti, i sospesi di cassa, le proroghe delle gare per l’acquisto di beni e servizi abbiano portato a una situazione di criticità finanziaria di dimensioni “patologiche”.


Così come è avvenuto, per motivi differenti, per le Asp di Reggio Calabria e Catanzaro oggi rischiamo che anche l’Asp di Cosenza venga commissariata.


Va ricordato che il commissario straordinario dell’Asp di Cosenza, Vincenzo La Regina, - ricorda sempre Guccione - si è insediato lo scorso 11 gennaio 2021 e il contratto che ha sottoscritto prevede che entro 90 giorni dalla sua nomina debba approvare tutti i bilanci ancora non approvati (consuntivo 2018 e 2019): pena la decadenza automatica dal suo incarico. Non è più tempo di tergiversare, vanno adottate misure straordinarie per impedire che la più grande Asp del Mezzogiorno, con oltre 6mila dipendenti e un bilancio di un miliardo e 200 milioni di euro, possa finire commissariata per motivi legati alla situazione di dissesto finanziario e ai Bilanci irregolari".