Registrato in Galles (nel Regno Unito) tra giugno 2022 e marzo 2023 un aumento anomalo dei casi di miocardite in neonati e lattanti a seguito dell'infezione da enterovirus: è quanto riferito dall'Organizzazione Mondiale della Salute (Oms).


 

I casi sono stati riportati lo scorso aprile dal National IHR Focal Point britannico, un centro nazionale deputato al le comunicazioni con l'Oms.
Tra giugno 2022 e marzo 2023, un totale di 15 neonati e lattanti, di età non superiore ai 28 giorni, ha presentato sepsi neonatale in due regioni del Regno Unito: Galles meridionale (10 casi) e Inghilterra sud-occidentale (cinque casi).

 

Otto casi sono stati trattati in terapia intensiva e un piccolo è deceduto prima del trasferimento in terapia intensiva. In tutti i casi i bebè presentavano i segni di una miocardite, infiammazione del cuore caratterizzata da palpitazioni, difficoltà respiratorie, causata da infezioni virali o malattie autoimmuni.


 

Gli enterovirus possono causare una serie di malattie infettive e sono responsabili di epidemie annuali. Di solito danno sintomatologia lieve (in genere febbre e raffreddore), ma possono colpire i neonati in modo diverso, spesso più grave.

 

Quanto riportato dal centro britannico è un aumento del numero e della gravità delle infezioni da enterovirus (del sottotipo coxsackievirus) nei neonati di età inferiore a un mese, con conseguente aumento di malattia e mortalità.


 

Poiché non è disponibile una terapia antivirale specifica, il trattamento si concentra sulla prevenzione delle complicazioni, raccomanda l'Oms. In assenza di un vaccino, le misure di controllo durante i focolai sono le classiche misure igieniche, tra cui il lavaggio frequente delle mani e la disinfezione di indumenti e superfici sporche. In alcune situazioni, può essere consigliabile chiudere nidi e le scuole per ridurre l'intensità della trasmissione.