Fortunato Maria Cacciatore
Fortunato Maria Cacciatore

Fortunato Maria Cacciatore è venuto a mancare oggi, a soli 53 anni dopo una malattia, lasciando un vuoto profondo nell’Università della Calabria e in tutta la comunità culturale e politica regionale. Docente stimato di Filosofia presso il Dipartimento di Studi Umanistici, Cacciatore era conosciuto per il rigore dei suoi studi e per la forza delle sue argomentazioni, sempre espresse con passione e coraggio, spesso indirizzate in modo critico verso le strutture del potere e le narrazioni dominanti. Le sue lezioni erano molto più che trasmissione di contenuti: erano momenti di accensione intellettuale, occasioni in cui parole, idee e domande si fondevano in riflessioni capaci di illuminare chi lo ascoltava.

Un impegno oltre l’accademia

La filosofia per Fortunato non è mai stata un esercizio astratto, ma un mezzo per abitare il mondo con consapevolezza e responsabilità. Sempre accanto a chi viveva situazioni di marginalità o disagio, ha portato avanti con coerenza battaglie culturali e sociali per un’università più giusta, più democratica, più inclusiva. La sua ironia tagliente, la lucidità delle sue analisi, la sua disponibilità all’ascolto ne facevano una figura unica, capace di ispirare studenti e colleghi.

Militanza, pensiero e politica

Il suo impegno, però, non si è fermato tra le aule universitarie. Fortunato Cacciatore è stato anche un attento osservatore e partecipe della vita politica calabrese e cittadina. Ha preso parte a movimenti, assemblee, iniziative dal basso, sempre pronto a intervenire quando si trattava di difendere diritti, denunciare ingiustizie, sostenere cause scomode. Nel 2019 fu candidato di punta della sinistra alle elezioni europee, portando in quella campagna elettorale tutta la sua visione critica e il suo sguardo lungo, capace di collegare il destino delle persone comuni ai meccanismi della politica continentale.

Una voce che resterà

Chi ha avuto il privilegio di conoscerlo, di studiare con lui, di condividere un cammino intellettuale o politico, non dimenticherà mai la sua intelligenza vivace, la sua ironia affilata, la sua rara capacità di leggere il mondo senza il timore di criticarlo. Fortunato Maria Cacciatore lascia in eredità un pensiero libero, una pratica di vita coerente, e una testimonianza preziosa: quella di chi ha fatto della filosofia uno strumento di lotta, verità e solidarietà.