Eurispes, una donna su 4 ha ricevuto molestie sul web.

Una donna su 4 (25,1%) almeno una volta ha ricevuto apprezzamenti fisici pesanti sul web o sui social; il 24,4% ha ricevuto esplicite proposte sessuali, il 18,6% è stata vittima di body shaming.

Sono alcuni numeri del rapporto Eurispes 'Piacersi e piacere'.
Dallo studio emerge che il 42,6 % ha subìto insinuazioni rispetto a una carriera raggiunta facilmente grazie al proprio corpo. Meno della metà delle donne intervistate si reputa femminista (il 46,3%) e il campione si divide a metà tra quante ritengono di vivere in una società patriarcale (49,5%) e quante invece non la pensano così (50,5%). Quanto all'aborto, il 56% ritiene che l'interruzione volontaria di gravidanza riguardi solo ed esclusivamente la donna e il suo corpo.

Oltre metà delle donne vorrebbe essere più magra
Per il 62% il peso è una parte importante del proprio aspetto esteriore e oltre la metà delle donne cambierebbe in parte il proprio corpo (il 57,2%). E' quanto emerge dal rapporto dell'Eurispes 'Piacersi e piacere'. Il 54% vorrebbe essere più magra e circa la metà (49,6%) ritiene che se raggiungesse il suo peso ideale starebbe meglio con se stessa. Il pensiero dell'invecchiamento, inoltre, angoscia il 41% delle donne. Dall'indagine risulta, inoltre, che l'8,5% delle donne ha fatto esperienza, attualmente o in passato, di anoressia, il 7,6% di bulimia.
Nel corso dell'ultimo anno alla larga maggioranza delle donne è capitato di ricevere giudizi sulla sua corporatura (72,8%); apprezzamenti per un dimagrimento (69,4%), incoraggiamenti a prendersi maggior cura del suo aspetto esteriore (66,9%). Il 43,8% ha riferito di essere stata incoraggiata a ricorrere alla chirurgia estetica per "migliorare" alcune caratteristiche fisiche.
Più di una donna su 2 (52,9%) prova senso di inadeguatezza rispetto ai modelli femminili proposti nei film, nelle serie Tv, sui social o nei programmi televisivi. E la metà delle intervistate ritiene che sia dovere di una donna mantenersi bella e in forma per il partner.

Per 7 donne su 10 è importante curare l'aspetto
Per il 74,5% delle donne curare il proprio aspetto esteriore riveste una certa importanza. E' quanto emerge dal rapporto dell'Eurispes 'Piacersi e piacere', diffuso oggi.
Il 74,1% afferma che sentirsi bella è importante prima di tutto nel rapporto che ha con se stessa, per il 68,2% influisce positivamente sul suo umore, mentre per il 64,7% sentirsi in ordine o trasandata influisce sul modo di relazionarsi con gli altri. Per il 42% sentirsi bella influisce positivamente sulle prestazioni lavorative (42,5%). Non manca chi confessa di monitorare spesso il modo in cui appare attraverso selfie, pause al bagno, fugaci sguardi in uno specchio o in una vetrina (38,5%).
Tutti questi aspetti - rileva lo studio - appaiono più importanti o preponderanti tra le giovanissime.
In media vengono impiegati quotidianamente per la cura del proprio corpo dai 10 ai 30 minuti per il 34% delle donne, e dai 30 minuti ad un'ora per il 26%. La spesa mensile è di 10-50 euro per il 33,2% fino a 100 euro per il 29,5%, fino a 300 euro per il 19,7%. Una donna su quattro spende oltre 100 euro al mese.

Un terzo delle donne ha un rapporto negativo con il suo corpo
Oltre un terzo delle donne (il 36,4%) ha un rapporto negativo con il proprio corpo. Le over 65 lo valutano con maggiore frequenza in maniera positiva (66%) rispetto alle più giovani (58,8%). E' quanto emerge dal rapporto dell'Eurispes 'Piacersi e piacere' che scatta un'istantanea della relazione che le italiane hanno con il loro corpo, in particolare indagando la percezione che hanno di se stesse.
L'indagine ha coinvolto, tra giugno e luglio, un campione di 1.048 donne su tutto il territorio nazionale, distribuite equamente per fascia d'età dai 18 anni in su.
Quando invece ci si sposta sul grado di apprezzamento rispetto al proprio aspetto esteriore i risultati tendono a prendere un'altra forma: si piace il 57% delle donne. Tra le donne in coppia senza figli è più diffusa della media la soddisfazione per il proprio aspetto esteriore (63,1%) rispetto a quante vivono da sole (53,7%) e le donne sole con figli (53,4%).