Slot machine
Slot machine

Negli ultimi cinque anni lo Stato ha perso 1,5 miliardi di euro di gettito fiscale proveniente dagli apparecchi di intrattenimento, in particolare slot machine (Awp) e videolotteries (Vlt). È quanto emerge dal Report As.Tro–Cgia Mestre presentato a Roma nel corso dell’incontro “Studio sul settore dei giochi in Italia 2024”.

La contrazione riguarda soprattutto il comparto delle slot: dal 2019 ad oggi sono sparite oltre 16 mila macchine, scese da 263 mila a poco più di 246 mila (-6,3%). La flessione continua anche nel 2024, con quasi 3.000 apparecchi in meno rispetto al 2023 (-1,3%). Penalizzano il settore la crisi economica, l’avanzata del gioco online e le normative restrittive regionali e comunali su distanze e orari.

Videolottery: lieve ripresa nel 2024 dopo anni di declino

Il segmento delle Vlt, presenti solo in sale dedicate, mostra un andamento meno negativo. Dal 2019 ad oggi sono chiuse 545 sale (-11%) e 2.800 apparecchi sono stati dismessi (-4,9%). Tuttavia, nel 2024 il trend sembra invertito: 612 Vlt in più rispetto al 2023 (+1,1%) e calo quasi nullo delle sale.

Calabria: più slot ma meno esercizi. Crollano le Vlt

Nel quadro nazionale, la Calabria rappresenta un caso particolare, con luci e ombre: Slot machine in crescita: nel 2024 gli apparecchi sono 10.344, con +440 unità rispetto al 2019 (+4,4%); Sale slot in calo: gli esercizi con slot passano da 2.110 a 1.960 (-7,5%); Videolottery in forte contrazione: le Vlt scendono da 1.280 a 1.096 (-14,3%); Meno sale Vlt: chiusi 26 esercizi in cinque anni (da 163 a 137); Occupazione in aumento: gli addetti nel settore Awp/Vlt salgono a 193, con una crescita del 17,5% rispetto al 2021.

In sostanza, in Calabria il gioco fisico resiste soprattutto grazie alle slot, mentre il comparto videolottery arretra. A preoccupare è soprattutto la progressiva chiusura degli esercizi fisici, con un mercato che si sta concentrando su meno punti vendita e su realtà più strutturate.

Il commento di As.Tro: “Serve una riforma per salvare la rete legale”

Per Massimiliano Pucci, presidente di As.Tro, la sfida principale è contenere la deriva verso l’illegalità e il gioco sommerso: “La crescita del gioco online è il riflesso di un cambiamento profondo nelle abitudini dei giocatori. Il calo strutturale del gioco fisico e del gettito ad esso collegato impone una riflessione. Bisogna tutelare la rete legale e chi vi opera ogni giorno con responsabilità”.

Pucci sottolinea la necessità di attuare rapidamente la riforma del gioco fisico già prevista a livello nazionale: “Rafforzare il gioco lecito significa proteggere il territorio, garantire entrate allo Stato e impedire che la criminalità organizzata occupi nuovi spazi. La riforma può trasformare questa fase in un’opportunità di crescita e innovazione”.

Calabria in bilico tra legalità e rischio sommerso

Nel Mezzogiorno e in Calabria il settore del gioco presenta un doppio volto: da un lato offre posti di lavoro e indotto economico, dall’altro continua a rappresentare un ambito sensibile per infiltrazioni mafiose e emarginazione sociale legata alla dipendenza da gioco.

Con migliaia di slot ancora attive e decine di sale chiuse, la regione è tra quelle in cui la transizione verso modelli più controllati e sostenibili sarà più complessa. La sfida è aperta: difendere la legalità senza lasciare spazio all’abusivismo e riformare un settore che, anche in Calabria, sta cambiando volto.