Evaso dal carcere di Locri arrestato: il plauso del Sappe alla Polizia Penitenziaria
Durante e Ciccone chiedono carceri più sicure, riorganizzazione del sistema e percorsi adeguati per detenuti con fragilità
Il personale di polizia penitenziaria merita un sentito plauso per la professionalità dimostrata e per aver catturato in tempi rapidi il secondo detenuto evaso dal carcere di Locri lo scorso 18 dicembre. A sottolinearlo sono Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario nazionale, che evidenziano l’efficacia dell’intervento e l’impegno costante degli operatori del settore.
La necessità di carceri più sicure e meglio organizzate
Secondo i rappresentanti sindacali, accanto alle assunzioni portate avanti dal governo negli ultimi due anni, è ormai indispensabile una profonda riorganizzazione del sistema penitenziario. In particolare, propongono una distinzione più netta tra istituti di massima sicurezza, media sicurezza e custodia attenuata, così da rivedere l’assegnazione del personale e migliorare l’organizzazione del lavoro all’interno delle carceri.
Gestione dei detenuti e operazione di cattura
Durante e Ciccone ribadiscono inoltre l’urgenza di trasferire al più presto dalle carceri i detenuti con gravi problemi psichiatrici e i tossicodipendenti, avviando questi ultimi verso percorsi di recupero adeguati. Il secondo evaso, un cittadino iraniano di 37 anni arrestato l’estate scorsa con l’accusa di essere uno scafista, è stato rintracciato e bloccato al termine di un’intensa operazione di ricerca condotta dalla Polizia Penitenziaria in coordinamento con le altre forze dell’ordine.