Pd Calabria: “Altro che successo, i conti regionali mostrano gravi criticità”
I dem accusano la giunta Occhiuto di propaganda: sanità in crisi, fondi Pnrr in ritardo e bilancio sostenuto da aggiustamenti contabili

La replica del Partito Democratico calabrese al presidente della Regione, Roberto Occhiuto, arriva dura e dettagliata dopo la parifica del Rendiconto regionale 2024 da parte della Corte dei conti. “Altro che successo – affermano i dem – la Corte ha certificato gravi eccezioni, cancellando residui attivi per oltre cinque milioni di euro e non parificando 4,47 milioni nel perimetro sanitario, che dovranno essere coperti con risorse correnti”. Secondo il Pd, non si tratterebbe dunque di conti “miracolosi”, ma di un bilancio sorretto da operazioni straordinarie e da una narrazione autocelebrativa.
Sanità in crisi e mobilità passiva alle stelle
Nel mirino dei dem c’è soprattutto la gestione del comparto sanitario, definito “ancora in sofferenza e trasformato in un bancomat”. La mobilità passiva, ovvero le spese per i calabresi costretti a curarsi fuori regione, avrebbe raggiunto la cifra record di 308 milioni di euro, con un incremento del 21% rispetto all’anno precedente. Dati che, secondo il Pd, confermano la persistente debolezza del sistema sanitario regionale e l’assenza di un piano strutturale per ridurre la fuga dei pazienti.
Pnrr, fondi Ue e ritardi negli investimenti pubblici
Il Partito Democratico richiama inoltre l’attenzione sui ritardi nella spesa dei fondi europei e del Pnrr, evidenziati dalla Corte dei conti come fattori di criticità per la Calabria. “Ventidue interventi del vecchio ciclo restano ancora da chiudere – sottolineano i dem – mentre l’edilizia sanitaria accumula rinvii, con gli ospedali di Vibo Valentia, Piana e Sibari slittati fino al 2031”. Nella nota, il Pd chiede al governo regionale di abbandonare le “favole social” e di presentare un piano concreto su tre punti: riduzione della mobilità passiva con obiettivi verificabili, accelerazione della spesa dei fondi Ue e Pnrr, e razionalizzazione degli enti strumentali regionali.