Lo Schiavo contro Occhiuto: “La Calabria non è il Trentino, proposta demagogica e offensiva”
Il candidato di Avs critica duramente l’idea di un bonus da 100mila euro per trasferirsi nei borghi

Un incentivo da 100mila euro per chi decide di trasferirsi nei borghi calabresi: è questa l’idea rilanciata dall’ex presidente regionale Roberto Occhiuto, sulla scia di un modello sperimentato in Trentino. Una proposta che però ha scatenato dure critiche da parte del consigliere regionale uscente Antonio Lo Schiavo, oggi candidato capolista di Avs nella circoscrizione Calabria centro.
Le accuse di Lo Schiavo
“Ma quale idea si è fatto Occhiuto delle aree interne calabresi – afferma Lo Schiavo – per concepire una trovata così demagogica, se non addirittura offensiva dell’intelligenza dei calabresi?”. L’esponente di Avs ricorda di aver incalzato l’ex governatore per quattro anni su politiche concrete per contrastare l’isolamento e lo spopolamento dei centri interni, chiedendo risorse per sanità, viabilità, scuola e imprenditoria giovanile, senza ottenere risposte.
Lo Schiavo richiama anche la sua ultima interrogazione sulle Aree Snai calabresi, rimasta senza riscontro, e denuncia il mancato co-finanziamento regionale ai fondi statali destinati alla strategia nazionale per le aree interne. “Un segno evidente – sostiene – del disinteresse che l’ex giunta ha sempre riservato a questo tema, allineandosi al governo nazionale che ha definito lo spopolamento un processo irreversibile da gestire dignitosamente, quasi un’eutanasia dei territori”.
Proposte concrete ignorate
Il consigliere uscente ricorda inoltre come siano state ignorate sia la sua proposta di legge per sostenere i giovani under 36 nell’acquisto della prima casa, sia gli adempimenti legati alla legge sulle cooperative di comunità, approvata all’unanimità dal Consiglio ma mai attuata dalla giunta. A questi aggiunge le battaglie contro il dimensionamento scolastico e gli interventi per la tutela della montagna silana.
“Una televendita elettorale”
Per Lo Schiavo, l’annuncio di Occhiuto appare come una “sparata social”, una mossa elettorale dal sapore imbonitorio. “I calabresi non abboccheranno a questa televendita – conclude –. Bene ha fatto il nostro candidato presidente Pasquale Tridico a smascherare l’ennesimo tentativo di propaganda, ribadendo che servono politiche serie su fondi europei e sviluppo territoriale, non promesse irrealizzabili”.