Vacanza da incubo in un villaggio a Curinga, bimbo di due anni ricoverato per gastroenterite
Un gruppo di 14 famiglie partite da Palmi, composto da 48 persone, ha segnalato 22 contagiati con sintomi analoghi

Doveva essere una settimana di relax e divertimento, invece si è trasformata in un vero incubo per decine di famiglie in vacanza al Falkensteiner Club Funimation Calabria, villaggio turistico di Curinga, nel Catanzarese. Una sospetta epidemia di gastroenterite ha colpito oltre venti persone, in gran parte bambini. Tra i casi più gravi, quello di un bimbo di appena due anni, ricoverato d'urgenza all’ospedale di Polistena in stato di disidratazione.
I primi sintomi
Secondo le testimonianze, i primi sintomi – vomito, febbre alta e dolori addominali – si sarebbero manifestati poco dopo l’utilizzo di una delle piscine della struttura. A dare l’allarme, martedì scorso, sono stati alcuni genitori che hanno notato nei figli tremori, crampi e conati durante il bagno. In poche ore, i casi si sono moltiplicati, costringendo diverse famiglie ad anticipare la partenza per ricorrere alle cure mediche. Un gruppo di 14 famiglie partite da Palmi, composto da 48 persone, ha segnalato 22 contagiati con sintomi analoghi. I genitori del piccolo di due anni, ancora sotto osservazione medica, hanno annunciato l’intenzione di presentare denuncia: «È stato terribile. Nostro figlio non si reggeva in piedi, vogliamo vederci chiaro».
L'attenzione dei carabinieri
I responsabili del resort si difendono: «Tutti i controlli sono risultati regolari. Nulla è fuori norma». Ma l’episodio ha già attirato l’attenzione dei Carabinieri di Curinga, che hanno raccolto testimonianze e documentazione sanitaria. Le famiglie coinvolte chiedono ora l’intervento dell’ASP e degli organi competenti, mentre cresce l’indignazione per un’esperienza che ha messo a rischio la salute dei più piccoli, trasformando una vacanza da sogno in una vicenda sanitaria che fa discutere.