sorpasso bus di Ferrovie della Calabria
Il sorpasso azzardato del bus di Ferrovie della Calabria

Sabato 12 luglio 2025, alle ore 12:49, una famiglia composta da padre, madre e un bambino, mentre si dirigeva verso la Sila per trascorrere una giornata di relax, si è ritrovata al centro di una situazione ad altissimo rischio lungo una delle strade più trafficate e delicate della rete calabrese.

Secondo quanto segnalato alla nostra redazione, il conducente del veicolo — che procedeva nel pieno rispetto dei limiti e della distanza di sicurezza — ha notato nello specchietto retrovisore un pullman sopraggiungere a velocità sostenuta. Dopo pochi chilometri, il mezzo pesante si sarebbe praticamente “incollato” al veicolo della famiglia, ignorando completamente le più basilari regole del codice della strada e mettendo a rischio non solo la famiglia in questione, ma anche tutti gli altri utenti della strada.

Sorpasso in galleria: una manovra che poteva avere conseguenze tragiche

Stando al racconto, l’autista del pullman avrebbe iniziato ad azionare i fari abbaglianti con insistenza, come a voler “spingere” le auto davanti a farsi da parte, nonostante l’intenso traffico e la presenza di curve e limiti evidenti. Il padre, cosciente di avere il figlio a bordo e preoccupato per la sicurezza della famiglia, ha tentato di rallentare leggermente per segnalare al mezzo pesante che la situazione stava degenerando.

È nei pressi dello svincolo di Fago del Soldato che si sarebbe consumata la manovra più pericolosa: il pullman, ignorando completamente il codice della strada, ha effettuato un sorpasso all’interno della galleria, in presenza di doppia linea continua e in ora di punta, superando non solo l’auto della famiglia ma anche altri veicoli che precedevano.

Un gesto avventato che, fortunatamente, non ha avuto conseguenze tragiche, ma che — lo ricordiamo — rappresenta una grave violazione della normativa stradale. Sorpassare in galleria è espressamente vietato, così come ignorare la doppia linea continua e la distanza di sicurezza, soprattutto se si è alla guida di un mezzo destinato al trasporto collettivo.

Una riflessione doverosa: serve più responsabilità sulle strade

Non è dato sapere, al momento, se il pullman in questione trasportasse passeggeri. Ma la dinamica, così come raccontata e segnalata da chi ha vissuto in prima persona l’episodio, pone interrogativi urgenti sulla sicurezza stradale e la responsabilità di chi guida mezzi pubblici.

Un autista professionista ha in carico non solo un mezzo di grandi dimensioni, ma la vita di chi viaggia con lui e di chiunque incroci la sua traiettoria. In casi come questo, bastano pochi secondi per trasformare un gesto avventato in un evento drammatico. E sabato scorso, su quella superstrada, il bilancio sarebbe potuto essere ben diverso.

Ci auguriamo che le autorità competenti approfondiscano l’accaduto e che si avvii una riflessione seria sulla condotta di chi guida per professione. Le strade calabresi, già messe a dura prova da traffico, disservizi e carenze infrastrutturali, non possono permettersi anche la leggerezza. Una famiglia ha avuto solo paura. Ma la cronaca, troppo spesso, ci ricorda che non sempre va così.