‘Ndrangheta in Lombardia: le radici reggine radicate nel Nord tra locali e strategie criminali
Cosche provenienti dalla Locride e dal Reggino, come Iamonte, Mazzaferro e Valle, consolidano la loro presenza in Lombardia

L’espansione della ’ndrangheta in Lombardia è iniziata già negli anni Cinquanta grazie a soggetti originari della Locride e del Reggino. Famiglie come Barbaro, Papalia, Bruzzaniti‑Morabito‑Palamara, Modaffieri‑Mondella, Di Giovine, Manno‑Maiolo, Mazzaferro, Iamonte‑Moscato, e altri, hanno costituito le basi della penetrazione criminale nel tessuto lombardo, operando in diverse province tra cui Milano, Monza‑Brianza, Como, Lecco, Varese, Brescia e Pavia.
I “locali”: organi organizzativi sul territorio
In Lombardia, la ’ndrangheta ha stabilito decine di “locali” – articolazioni con autonomia operativa e forte coordinamento con la sede calabrese. Tali locali sono presenti a Milano, Bollate, Seregno, Desio, Lecco, Lumezzane, Pavia, e altre città. Questi aggregati ricalcano la struttura delle cosche originarie, mantenendo forti legami con la “casa madre” in Calabria e costituendo una cabina di regia regionale.
Infiltrazioni nell’economia legale e nei grandi appalti
Oltre alle attività illecite tradizionali, la ’ndrangheta ha intercettato il tessuto economico legale lombardo. Il fenomeno riguarda appalti pubblici e subappalti nel settore delle costruzioni, movimento terra e ciclo dei rifiuti: settori strategici utilizzati per infiltrare capitali e impadronirsi di risorse.
Operazioni giudiziarie e pentimenti
Operazioni come “Infinito”, “Pandora” e “Parco Sud” hanno portato alla luce la collaborazione tra cosche reggine e elementi locali, sfociando in condanne pluriennali, arresti eccellenti (tra cui amministratori locali) e il sequestro di beni significativi.
Registro gerarchico: la Camera di controllo Lombardia
La crescita dei locali ha portato alla costituzione della Camera di controllo della Lombardia, un organismo di coordinamento tra i gruppi della regione e la centrale calabrese. Giuseppe Mazzaferro, figura di spicco originaria di Cornaredo, è stato indicato come responsabile della zona in Lombardia.