inaugurazione del monumento al rione Massa
inaugurazione del monumento al rione Massa

È stato inaugurato il nuovo monumento del rione Massa, alla presenza del sindaco Franz Caruso, che ha ribadito l’importanza dell’opera come simbolo identitario per il quartiere e per l’intera città. “Lo avevo promesso due anni fa – ha dichiarato il primo cittadino – e oggi sono qui a mantenere quell’impegno. Tra i pochi pregi che mi riconosco c’è quello di rispettare sempre la parola data”. Il sindaco ha sottolineato come la cerimonia, partecipata da numerosi cittadini, abbia rappresentato un momento di forte coesione civica. “Il senso di appartenenza a un quartiere – ha aggiunto – deve sempre essere collegato a quello verso la città e la sua comunità, perché chi non ha radici, storia e tradizione non può avere futuro”.

Un progetto condiviso per la rigenerazione urbana

Nel corso della serata, Franz Caruso ha ringraziato l’associazione “Kiri da Massa”, promotrice dell’iniziativa, e tutti coloro che hanno contribuito alla realizzazione del monumento: l’ingegnere Francesco Mauro, l’architetto Domenico De Rito, autore del progetto, Gianni Zicarelli per la struttura in corten e Bernardo Persia per la collocazione dell’opera. Il monumento, ha spiegato il sindaco, si inserisce all’interno di una più ampia strategia di rigenerazione urbana delle periferie, portata avanti dalla sua amministrazione. “Siamo partiti dal Centro Storico, dove sono già stati chiusi 11 cantieri di Agenda Urbana e sono in corso quelli del CIS. Abbiamo riqualificato via Popilia, investito su impianti sportivi, stiamo intervenendo a Serra Spiga, San Vito e Via degli Stadi con oltre 15 milioni di euro. Anche a Massa abbiamo ripristinato il muro cadente e valorizzato il Museo dei Brettii e degli Enotri, ora toccherà all’Ara dei Fratelli Bandiera”.

Una visione di città che cresce tutta insieme

Concludendo il suo intervento, il sindaco Caruso ha ribadito la sua visione di una città che cresce solo se crescono tutti i suoi quartieri, non dimenticando però il centro e le sue eccellenze. “Valorizzeremo ancora di più il salotto buono della città, il MAB e l’isola pedonale, ma resta il Centro Storico la nostra vera, incommensurabile ricchezza. Dobbiamo farlo rivivere, anche attraverso il ritorno delle attività commerciali”. A tal fine, ha annunciato l’istituzione di una Zona Franca Urbana per incentivare gli investimenti. La cerimonia si è conclusa con un momento poetico e identitario: la declamazione di un sonetto di Franco Calomino, in arte Franchinu u funtanaro, che ha suggellato il forte legame tra la comunità e le sue radici.