Nicola Irto senatore PD

“Finora Occhiuto ha costruito una colossale operazione di marketing. Ha detto di essere il presidente del fare, ma i numeri lo smentiscono in maniera impietosa”. Con queste parole, il Partito Democratico della Calabria, guidato dal senatore Nicola Irto, sferra un nuovo, durissimo attacco al presidente della Regione Roberto Occhiuto, accusandolo di aver imbastito una narrazione mediatica che non corrisponde alla realtà amministrativa. Per i dem, il governo regionale si troverebbe di fronte a un vero e proprio bluff istituzionale, con risultati concreti largamente insufficienti rispetto agli annunci.

Ritardi, inefficienze e sanità al collasso

Secondo la nota del Pd, il PNRR è in grave ritardo, la spesa dei fondi europei è ferma, e i progetti strategici sono impantanati. A questo si aggiunge una digitalizzazione sanitaria mai decollata e una situazione ambientale critica, con rischi concreti di infrazione europea sulla depurazione in intere aree della regione. Non meno severo il giudizio sul comparto sanitario: “Occhiuto si vanta della sua gestione, ma la Calabria resta ultima in Italia per i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza) e il piano per la sanità digitale è rimasto lettera morta”. Anche le politiche sociali, sottolinea Irto, sono partite in ritardo, a conferma di “una giunta che vive di spot e su Marte”.

Il caso Film Commission e l’alternativa democratica

Nella nota, il Pd punta il dito anche su quello che definisce “lo scandalo Film Commission”, denunciando la trasformazione dell’ente in un presunto “bancomat del governo regionale”, dove nomine opache, consulenze poco trasparenti e assenza di progettualità concreta sarebbero diventate la regola. Il monito finale di Irto è chiaro: “Bisogna voltare pagina. Alle prossime elezioni regionali serve una scossa democratica, un rifiuto totale di questa deriva di potere e propaganda”. Per il senatore dem, l’unica via d’uscita è costruire “un’alternativa fondata su trasparenza, efficienza e giustizia sociale. Basta illusioni. Il tempo delle bugie è finito”.