La Calabria lancia il programma “Donne Libere” per sostenere le vittime di violenza
La nuova misura regionale, finanziata con 4,5 milioni di euro, punta su autonomia, lavoro e formazione per accompagnare le donne verso una reale libertà e rinascita sociale
La Regione Calabria compie un passo concreto nella lotta alla violenza sulle donne con l’avvio del programma “Donne Libere”, un intervento strutturato che punta a restituire autonomia e dignità alle vittime. L’assessore regionale al Welfare Pasqualina Straface ha spiegato che la misura “non si limita ad affrontare l’emergenza, ma accompagna le donne nel percorso di rinascita personale e sociale”. Il progetto, finanziato con 4,5 milioni di euro dal Pr Calabria Fesr–Fse+ 2021/2027, rappresenta una delle azioni più significative degli ultimi anni per contrastare la violenza di genere e sostenere la libertà di scelta femminile.
Autonomia, lavoro e rete territoriale per ricominciare
“Donne Libere” rafforza la rete dei Centri antiviolenza e delle Case rifugio, introducendo un modello di accompagnamento integrato che unisce sostegno psicologico, inserimento lavorativo e autonomia abitativa. Non si tratta di un intervento episodico, ma di un percorso duraturo che coinvolge enti pubblici, professionisti e realtà del terzo settore. L’assessore Straface ha sottolineato che “la libertà non coincide solo con l’uscita dalla violenza, ma con la possibilità reale di non esserne più prigioniere”. Ogni risorsa investita in questo programma, ha aggiunto, “ritorna al territorio sotto forma di stabilità, futuro e rinascita”.
Educazione al rispetto e prevenzione nelle scuole
Il programma anticipa la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e si inserisce in un piano regionale più ampio, che comprende percorsi di educazione al rispetto nelle scuole, grazie a un protocollo tra Regione, Ufficio scolastico e Centri antiviolenza. L’obiettivo è formare le nuove generazioni alla cultura dell’affettività sana e della parità. Secondo l’assessore Straface, “la prevenzione si costruisce educando: il rispetto nasce tra i banchi, non nelle aule d’emergenza”. “Donne Libere” diventa così parte integrante della nuova Legge Regionale 34/2025, che ridefinisce il sistema calabrese di contrasto alla violenza di genere e punta a un welfare capace non solo di proteggere, ma di restituire futuro e libertà.