Nicola Abbruzzese
Nicola Abbruzzese

Il clan Abbruzzese nasce intorno alla fine degli anni '90 nel cosentino, con base a Cassano allo Ionio e Corigliano Calabro. Composto originariamente da membri di etnia rom, il gruppo ottiene rapidamente riconoscimento all’interno dell’organizzazione come vera e propria ‘ndrina. Si specializza in rapine a portavalori e guadagna potere inserendo affiliati nei ranghi della 'ndrangheta.

La faida di Cassano allo Ionio

All’inizio del nuovo millennio esplode la violenta faida con altri gruppi locali, in particolare contro i Forastefano. Il conflitto culmina nel 2001, quando un’operazione condotta dai Carabinieri porta all’arresto dei principali esponenti, ponendo fine a una fase sanguinosa contrassegnata da numerosi omicidi.

Le recenti operazioni antimafia

Nell’ambito delle operazioni “Kossa”, “Gentlemen 2” e recentemente “Athena”, la Dda di Catanzaro ha inflitto nuovi colpi al clan. Tra maggio e giugno 2025, sono stati arrestati vari membri, tra cui presunti vertici come Marco e Nicola Abbruzzese. Le accuse vanno da associazione mafiosa a tentata estorsione aggravata: imprenditori sarebbero stati costretti a pagare “pizzo” su appalti edili, con richieste fino al 3% del valore delle opere.

Un clan sotto assedio

Gli arresti e i divieti di dimora dimostrano come il clan Abbruzzese operi ancora attivamente sul territorio, anche per sostenere le famiglie dei detenuti con fondi estorsivi. I blitz più recenti hanno coinvolto anche affiliati tra le province di Cosenza, Cuneo e Parma.

Un futuro incerto

Il clan resta sotto stretta pressione giudiziaria. Elementi storici come Leonardo “Nino” Abbruzzese si trovano in carcere al regime del 41-bis, segnale dell'attenzione che le autorità nazionali riservano alla cosca. L’inchiesta continua, con l’obiettivo di sradicare definitivamente la sua presenza nella Piana di Sibari.