Capitale Italiana del Libro 2026: Squillace e Belvedere Marittimo in corsa per il titolo
La Calabria protagonista tra gli 11 Comuni candidati

La Calabria sarà protagonista nella corsa al titolo di Capitale italiana del libro 2026 con due candidature di peso: Squillace (Cz) con il progetto “Vivarium delle parole” e Belvedere Marittimo (Cs) con “Lettura senza confini. Nuove voci, futuro digitale e comunità”. Entrambe le iniziative puntano a valorizzare il patrimonio culturale e letterario locale, promuovendo la lettura come strumento di crescita sociale e innovazione.
La giuria e il percorso di selezione
Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, ha firmato il decreto di nomina dei componenti della giuria che valuterà le proposte: Adriano Monti Buzzetti Colella (presidente), Fulvia Toscano, Flavia Maraston, Ugo Berti Arnoaldi Veli e Carlo Puca. Saranno loro a esaminare i progetti presentati al Dipartimento per le attività culturali e a selezionare fino a 10 finalisti, che saranno poi chiamati a un’audizione pubblica per illustrare le proprie idee.
Un riconoscimento di valore nazionale
Entro il 15 ottobre 2025, la giuria indicherà al ministro il progetto vincitore, che riceverà un contributo di 500mila euro dal Ministero della Cultura. La Calabria ha già conosciuto la soddisfazione di aggiudicarsi questo titolo con Vibo Valentia nel 2021 e Taurianova nel 2024, due esempi di come la lettura possa diventare volano di sviluppo e coesione sociale. Ora tocca a Squillace e Belvedere Marittimo provare a riportare in regione il prestigioso riconoscimento.