Giuseppe Borrelli Procuratore di Reggio Calabria

È ufficiale l’insediamento di Giuseppe Borrelli alla guida della Procura di Reggio Calabria, subentrato a Giovanni Bombardieri, nominato procuratore capo a Torino dal settembre 2024. La cerimonia si è svolta nell’aula della Corte d’Assise, alla presenza della presidente del Tribunale Maria Grazia Arena, di numerosi magistrati calabresi e del procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo. A passargli il testimone è stato il procuratore facente funzioni Giuseppe Lombardo, che ha definito Borrelli “una figura esperta, ideale per guidare un ufficio giovane ma competente”.

Un ritorno in Calabria tra memoria e determinazione

Nel suo discorso, Borrelli ha ricordato con emozione il suo passato da procuratore aggiunto a Catanzaro, sottolineando il forte legame con una terra “bellissima ma ferita dalla criminalità organizzata”. Dopo oltre undici anni, torna in Calabria con “piacere e passione”, consapevole del compito difficile che lo attende. “La Procura – ha affermato – non deve mai essere solo un ingranaggio burocratico: gli imputati sono persone, non numeri. La magistratura ha la responsabilità di rendere giustizia in modo efficiente e umano”. Un chiaro richiamo alla necessità di un’azione giudiziaria concreta, attenta e rispettosa.

Melillo: “Una DDA coesa è la chiave per contrastare la 'ndrangheta”

Il procuratore nazionale antimafia Giovanni Melillo ha evidenziato l’importanza della coesione interna all’ufficio e della collaborazione su scala nazionale e internazionale: “Borrelli sa bene quanto sia decisivo alzare il livello delle investigazioni per contrastare una criminalità ramificata come la 'ndrangheta”. Un impegno, ha aggiunto, che deve tradursi in azioni incisive e coordinate, capaci di affrontare un fenomeno che ha ormai una portata globale. Anche Lombardo ha ricordato il passato di Borrelli nella “Reggio del 2010”, l’anno dell’attentato alla Procura generale, ribadendo l’urgenza di “risposte giudiziarie all’altezza della sfida che la Calabria richiede ogni giorno”.