Il food truck sequestrato
Il food truck sequestrato

Sono tre le persone iscritte nel registro degli indagati dalla Procura di Paola in relazione al caso di intossicazione da botulino avvenuto a Diamante. I reati ipotizzati, a vario titolo, sono omicidio colposo, lesioni personali colpose e commercio di sostanze alimentari nocive. Gli indagati sono il commerciante ambulante che avrebbe venduto il prodotto contaminato e i legali rappresentanti di due aziende che avrebbero fornito gli alimenti utilizzati per la preparazione dei prodotti. Le vittime accertate sono un uomo originario del Napoletano e una donna residente nel Cosentino, deceduta nella giornata di ieri.

Sequestri e prime ipotesi

Secondo quanto riferito dalla Procura, le indagini hanno accertato che le vittime e gli altri soggetti contagiati avevano consumato un alimento potenzialmente contaminato, acquistato da un furgone adibito alla vendita ambulante operante a Diamante. Il mezzo, sequestrato su disposizione del sostituto procuratore Maria Porcelli, sarebbe rimasto esposto al sole per l’intera giornata, una condizione che potrebbe aver favorito la proliferazione delle tossine botuliniche in prodotti deperibili, soprattutto in assenza di una corretta conservazione.

Accertamenti in corso e appello ai cittadini

La Procura, guidata da Domenico Fiordalisi, precisa che le ipotesi investigative sono ancora in fase preliminare e saranno oggetto di ulteriori verifiche tecniche e scientifiche, con il supporto dei Carabinieri del Nas e dell’Asp competente. In alcuni casi, il decorso clinico sarebbe stato aggravato dalla mancata tempestiva diagnosi, poiché i sintomi non sono stati subito riconosciuti come compatibili con l’intossicazione botulinica, ritardando l’avvio delle cure. L’autorità giudiziaria invita chiunque abbia acquistato alimenti da ambulanti nella zona di Diamante nei giorni precedenti alla comparsa di sintomi a recarsi immediatamente presso le strutture sanitarie.

No al sequestrod dei broccoli in tutta Italia

La Procura della Repubblica di Paola ha rinunciato ad effettuare il sequestro, su tutto il territorio nazionale, di un prodotto commerciale per stabilire eventuali contaminazioni da botulino che sarebbero all'origine delle intossicazioni verificatesi nel cosentino. Il provvedimento, disposto stamani, è stato poi revocato perché, secondo quanto si è appreso, la Procura ritiene che il problema non sia nel prodotto in se ma nella somministrazione. Una decisione scaturita, probabilmente, dai primi esami effettuati anche dall'Asp su tutti gli alimenti trovati nel food tracker a Diamante al quale si sono rivolte le persone poi intossicate. 

Il sequestro predisposto questa mattina

La Procura della Repubblica di Paola, diretta da Domenico Fiordalisi, in mattinata aveva disposto il sequestro su tutto il territorio nazionale di un prodotto commerciale probabilmente broccoli – ritenuto all’origine della grave intossicazione da botulino registrata nel Cosentino. Il provvedimento era stato emesso nell’ambito di un’inchiesta che, al momento, conta una vittima e dodici persone ricoverate.