Arance
Arance

La Calabria si conferma una delle capitali italiane dell’agrumicoltura, e Corigliano-Rossano, nel cuore della Piana di Sibari, è tra i centri più rinomati per la produzione di arance di alta qualità. Qui, tra il mare Ionio e i rilievi della Sila Greca, il clima mite e i terreni fertili creano le condizioni ideali per la coltivazione delle varietà più pregiate di arance bionde e sanguigne. La raccolta, che inizia tra novembre e dicembre, rappresenta un momento cruciale non solo per l’economia agricola locale ma anche per l’identità culturale del territorio, da sempre legata alla terra e ai suoi frutti.

Corigliano-Rossano, cuore produttivo e simbolo di sostenibilità

Nella Piana di Sibari operano centinaia di aziende agricole, molte delle quali a conduzione familiare, che negli ultimi anni hanno saputo coniugare tradizione e innovazione. Oggi la produzione di arance a Corigliano-Rossano è un modello di sostenibilità: si punta su pratiche agricole a basso impatto ambientale, sul risparmio idrico e sulla valorizzazione dei sottoprodotti, come le bucce e i fiori d’arancio, impiegati nell’industria cosmetica e dolciaria. Numerosi consorzi locali collaborano con istituti di ricerca e università per migliorare le tecniche di coltivazione e garantire un prodotto sempre più competitivo sui mercati nazionali e internazionali.

Un patrimonio da tutelare e da raccontare

Le arance di Corigliano non sono solo un prodotto agricolo, ma un simbolo di orgoglio e di riscatto per l’intera regione. Gli agrumeti colorano i paesaggi, sostengono migliaia di famiglie e raccontano una Calabria laboriosa e autentica, capace di puntare sulla qualità e sull’identità. La sfida ora è promuovere sempre più questi prodotti attraverso marchi di origine, percorsi turistici legati al gusto e alla natura e una filiera corta che metta in contatto diretto produttori e consumatori. Perché dietro ogni arancia calabrese non c’è solo il sapore del sole, ma anche la storia di una terra che non smette di credere nel proprio futuro.