La meraviglia agrumicola calabrese: le arance di Calabria tra gusto, salute e sostenibilità
Dai terreni fertili della Piana di Sibari e Corigliano-Rossano nascono varietà pregiate, coltivate con metodi biologici, ricche di benefici nutrizionali e valorizzate a livello culturale e commerciale

Le arance calabresi prosperano grazie a microclimi ideali e terreni fertili, in particolare nella Piana di Sibari e nell’area di Corigliano‑Rossano. Qui si coltivano varietà di pregio come la bionda Navel e la tardiva Lane Late, insieme alle rosse Tarocco e Moro, tutte caratterizzate da qualità organolettiche superiori e intense note aromatiche.
Ricchezza di varietà e stagionalità
L’offerta comprende: Varietà bionde: la Washington Navel e la Lane Late, perfette da consumare fresche o in spremuta per la loro dolcezza equilibrata e la
Varietà rosse: la screziata Tarocco, con polpa intensa e antiossidante, e la Sanguinello Antico, nota per il colore acceso e il gusto agrodolce.
Salute in ogni spremuta
Le arance calabresi sono un concentrato di vitamine, in particolare vitamina C, vitamine del gruppo B, vitamina A e sali minerali come calcio, potassio e fosforo. Ricche di flavonoidi e antociani — soprattutto nelle varietà rosse — favoriscono la salute del cuore, contrastano l’infiammazione e rafforzano le difese immunitarie.
Filiera corta e agricoltura biologica
Cooperative e aziende familiari della Piana di Sibari, come Tenuta Tocci e Goel Bio, garantiscono arance biologiche certificate, dal campo alla tavola. Questi sistemi produttivi riducono l’utilizzo di pesticidi, valorizzano la legalità e mantengono la freschezza grazie alla raccolta e consegna rapide.
Tradizione, cultura e sostenibilità
Le comunità locali valorizzano le arance con sagre, degustazioni e promozione delle cultivar autoctone, come il Tarocco della Sibaritide. L’attenzione all’ambiente si riflette nell’uso di tecniche agricole rispettose, salvaguardando biodiversità e memoria territoriale.
Mercato e prospettive internazionali
Le arance di Calabria si stanno aprendo a mercati europei ed extraeuropei grazie alla qualità e ai marchi distintivi. L’adozione di certificazioni come IGP e DOP, l’aumento della produzione biologica e un approccio integrato alla valorizzazione del prodotto rappresentano leve fondamentali per un’agricoltura competitiva e sostenibile.