L'aeroporto di Lamezia Terme
L'aeroporto di Lamezia Terme

Il trasporto aereo italiano continua a segnare risultati significativi, confermandosi uno dei comparti più dinamici del Paese. Il direttore generale dell’Enac, Alexander d’Orsogna, intervenuto a un convegno all’Università di Milano Bicocca, ha evidenziato come il sistema nazionale abbia raggiunto quota 285 milioni di passeggeri, con un incremento del 5% rispetto all’anno precedente. Una crescita che riflette una rete aeroportuale sempre più articolata e capace di intercettare un mercato in continua evoluzione.

Roma e Milano dominano, ma il Sud avanza

La metà del traffico complessivo si concentra nei poli di Roma e Milano, che restano i principali motori dell’aviazione italiana. Tuttavia, l’Enac ha registrato un’espansione significativa anche nei sistemi aeroportuali di Venezia, Puglia, Sicilia, Sardegna e, in particolare, Calabria. La densità aeroportuale del Nord, un tempo considerata un limite, è oggi un punto di forza, mentre il Mezzogiorno si sta affermando con performance sempre più rilevanti.

Calabria, un sistema in evoluzione

Tra le regioni indicate in crescita, la Calabria emerge come una delle realtà più dinamiche. Gli scali di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone stanno ampliando collegamenti, migliorando infrastrutture e intercettando nuove fasce di utenza. La crescita del traffico aereo regionale si inserisce all’interno di un più ampio rafforzamento del settore turistico, che negli ultimi anni ha registrato incrementi nelle presenze e una maggiore visibilità nazionale e internazionale.

Per la Calabria, questo trend rappresenta una leva strategica capace di ridurre il divario infrastrutturale, migliorare la mobilità interna e potenziare la competitività economica.

Il ruolo dei piccoli aeroporti

D’Orsogna ha sottolineato come molti aeroporti minori, pur seguendo una logica locale, rivestano un ruolo essenziale nel tessuto nazionale dei trasporti. La Calabria ne è un esempio: gli scali di dimensioni più contenute garantiscono accessibilità a territori periferici e sostengono un modello di sviluppo che punta su turismo, servizi e connessioni rapide.

Il manager ha inoltre ricordato che, tra i Paesi europei, soltanto la Spagna presenta una rete aeroportuale paragonabile all’Italia per capillarità, mentre i sistemi di Francia, Germania e Regno Unito risultano molto più concentrati.

Una sfida decisiva per il futuro

L’espansione del traffico aereo in Calabria non è soltanto un dato statistico, ma una prospettiva concreta di crescita. La regione può trasformare questa fase in un motore di sviluppo economico, investendo su modernizzazione, attrattività e collegamenti. Dal turismo alle imprese, dalle comunità locali alla mobilità quotidiana, l’intero territorio può beneficiare di un sistema aeroportuale che finalmente guarda avanti.