Ospedale Annunziata di Cosenza
Ospedale Annunziata di Cosenza

Nel corso della visita all’ospedale dell’Annunziata di Cosenza, il presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto ha ribadito che non esiste alcuna volontà di ridimensionare il presidio. Ha parlato anzi di investimenti concreti, a partire dal nuovo reparto di cardiochirurgia, definito un passo fondamentale per rafforzare l’offerta sanitaria cittadina. Occhiuto ha voluto verificare personalmente l’avanzamento dei lavori, confrontandosi con il direttore generale Salazar sulle prossime implementazioni. L’obiettivo dichiarato è ridurre la mobilità passiva, che oggi costa alla Regione circa dieci milioni l’anno solo per interventi cardiochirurgici svolti fuori Calabria.

Sanità, governance e prospettive: dall’uscita dal commissariamento agli accordi interregionali


Il governatore ha spiegato di voler evitare cerimonie e inaugurazioni, preferendo concentrarsi sul lavoro operativo per accelerare progetti e interventi già programmati. Ha definito strategico l’investimento sulla cardiochirurgia pubblica, capace di trattenere risorse economiche e soprattutto di garantire ai pazienti calabresi cure adeguate senza dover lasciare la regione. Sul fronte della governance, Occhiuto ha ricordato gli emendamenti proposti dal senatore Lotito, che puntano all’uscita dal commissariamento e dal piano di rientro. Un passaggio complesso, ma ritenuto fondamentale per liberare la sanità calabrese da due “camicie di forza”. Ha inoltre annunciato l’imminente firma di un accordo con la Regione Emilia-Romagna.

“Oggi in Consiglio regionale per spiegare cosa voglio fare nei prossimi 5 anni”


A margine della visita, Occhiuto ha anticipato il suo intervento in Consiglio regionale: “Oggi vado in Consiglio e ho chiesto io di rendere le dichiarazioni programmatiche. Voglio spiegare cosa intendo fare nei prossimi cinque anni e come, secondo me, vada rilanciata una regione che ha tante potenzialità”. Ha poi commentato la modifica dello Statuto, definendola un tema marginale rispetto alle priorità dei cittadini: “Si tratta solo di recepire una norma nazionale che permette di aumentare il numero degli assessori. Il fatto che si discuta più di questo che dei problemi concreti dei calabresi dimostra la distanza di una parte della politica dalla vita reale”. Un richiamo diretto alla necessità di concentrare il dibattito pubblico sulle emergenze quotidiane e sugli interventi strutturali che la Calabria attende da anni.