Ancora tensione al Pronto soccorso pediatrico dell’ospedale di Cosenza, dove questa mattina si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine. A lanciare l’allarme è stata direttamente l’équipe sanitaria, costretta a chiedere aiuto per allontanare un individuo che, invitato a rispettare le normali regole di attesa, ha reagito con minacce e insulti, aggredendo verbalmente il personale.

Cisl Fp: “Operatori sanitari lasciati soli e senza protezione”

La Cisl Fp di Cosenza condanna duramente quanto accaduto, definendo l’episodio l’ennesima dimostrazione di una situazione fuori controllo. “Non è un caso isolato”, sottolinea il sindacato, che da tempo denuncia il clima di crescente pericolo in cui lavorano medici e infermieri, privi di qualsiasi presidio di sicurezza adeguato.

Vigilanza armata h24: una richiesta ignorata

La Cisl Fp ricorda di aver più volte chiesto ufficialmente alla Direzione Generale l’attivazione di un servizio di vigilanza armata attivo 24 ore su 24. Una misura necessaria per proteggere sia il personale che l’utenza, ma che – ad oggi – resta lettera morta.

Un Pronto soccorso fondamentale ma invisibile negli atti ufficiali

Grave, secondo il sindacato, anche il mancato riconoscimento ufficiale del Pronto soccorso pediatrico nell’atto aziendale. Una dimenticanza che pesa enormemente sull’organizzazione dei servizi e che impedisce l’adeguata allocazione di personale e risorse.

Una richiesta urgente: sicurezza e riconoscimento formale

“Il personale di Pediatria e Chirurgia pediatrica continua a lavorare con grande professionalità e dedizione, ma in condizioni critiche e con un carico emotivo altissimo” – afferma la Cisl Fp. “Non possiamo più tollerare che venga lasciato solo. Chiediamo con forza l’inserimento formale del Ps pediatrico nell’atto aziendale e l’istituzione immediata di un presidio fisso di sicurezza. La tutela degli operatori e dei piccoli pazienti non è negoziabile”.