Maida
Maida

Maida sorge su una collina che domina la Piana di Sant’Eufemia, lambita dai fiumi Jayari e Cottola. Il suo territorio, abitato fin dal Paleolitico come dimostrano ritrovamenti litici, ha visto susseguirsi culture e popoli: Enotri, Greci, Romani, Longobardi, Bizantini, Normanni e Angioini. È proprio grazie a quest’ultimi, ai tempi di Roberto il Guiscardo, che venne eretto il castello normanno, di cui oggi restano ruderi e un’unica torre visibile, con la suggestiva Porta di Sant’Antonio nella cinta muraria.

La celebre battaglia che fece il giro dell’Europa

Maida è anche celebre per la Battaglia dell’1° luglio 1806, in cui l’esercito britannico sconfisse inaspettatamente le truppe napoleoniche. Fu uno scontro breve ma determinante, che settimane dopo spinse alter ego e località londinesi come Maida Hill e Maida Vale. Il generale britannico Stuart ricevette addirittura il titolo nobiliare di Conte di Maida.

Un’identità viva: gli arbëreshë di Vena di Maida

Tra le peculiarità di Maida c’è la frazione di Vena, una comunità arbëreshë dove continua a vivere la cultura albanese: lingua, tradizioni, abiti tipici e folklore si tramandano con orgoglio dall’età moderna. Fondata nel XV secolo dai profughi albanesi, Vena conserva un’identità forte, testimone delle vicende storiche calabresi e dei legami culturali con i Balcani.

Esperienze autentiche ed elettroniche culturali

Il borgo, pur essendo piccolo, offre spunti per un turismo esperienziale autentico. Tra associazioni culturali che celebrano la storia, iniziative enogastronomiche e percorsi di vita quotidiana in rievocazione delle radici rurali, Maida si propone come destinazione di ritrovo e condivisione.