Salvini sul Ponte sullo Stretto dopo il no della Corte dei Conti
Il ministro delle Infrastrutture attende le motivazioni del blocco ma conferma l’obiettivo di aprire i cantieri a inizio anno, evidenziando il ruolo centrale della Lombardia nelle imprese coinvolte
Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha commentato la decisione della Corte dei Conti di non concedere il visto di legittimità al progetto definitivo del Ponte sullo Stretto e di bloccare la registrazione della delibera Cipess approvata ad agosto. “Aspettiamo di leggere le motivazioni della Corte entro questa settimana e, appena saranno note, faremo tutte le nostre riflessioni e deduzioni”, ha dichiarato Salvini, intervenendo all’evento Italia Direzione Nord alla Triennale di Milano.
Cantieri previsti all’inizio del nuovo anno
Nonostante la battuta d’arresto, il ministro ha ribadito l’intenzione del Governo di proseguire con il progetto. “L’obiettivo, se tutti remano nella stessa direzione, è di aprire i cantieri a inizio anno”, ha sottolineato, esprimendo fiducia nella ripresa dell’iter tecnico-amministrativo necessario alla realizzazione dell’opera.
Lombardia in prima linea nelle imprese coinvolte
Salvini ha poi evidenziato il ruolo centrale della Lombardia nella filiera produttiva legata al Ponte sullo Stretto. “È la Regione italiana con più imprese coinvolte nella costruzione del Ponte, la più industrializzata del Paese, e sarà quella che avrà maggiori ricadute economiche”, ha concluso il ministro, sottolineando l’importanza del progetto per l’intero sistema produttivo nazionale.