In una zona rurale particolarmente impervia al confine tra i comuni di Nicotera (Vibo Valentia) e San Ferdinando (Reggio Calabria), i Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro, coadiuvati dallo Squadrone Eliportato “Cacciatori Calabria”, hanno scoperto una vasta piantagione di canapa. La coltivazione estesa comprendeva oltre duemila piante di marijuana alte anche diversi metri, sapientemente occultata dalla vegetazione e difficile da individuare da terra. La scoperta è stata resa possibile grazie a un'attività di ricognizione aerea condotta dai Carabinieri dell’8° Nucleo Elicotteri di Vibo Valentia, inserita in un più ampio piano di sorveglianza del territorio.

Il blitz a terra e gli arresti sul campo

Dopo l'individuazione dall’alto, è scattato il rastrellamento a terra, coordinato dai reparti specializzati dei “Cacciatori”. L’intervento ha consentito di raggiungere la zona e sorprendere due soggetti reggini intenti a raccogliere le infiorescenze di marijuana, probabilmente destinate al confezionamento e alla distribuzione illegale. I militari hanno sequestrato una decina di sacchi neri contenenti oltre 100 kg di marijuana già estratta, mentre l’intera area è stata posta sotto sequestro. Le piante, invece, sono state distrutte in loco secondo quanto previsto dalla normativa vigente.

Strategia di contrasto integrata tra cielo e terra

L’operazione rappresenta un esempio di efficacia operativa grazie alla sinergia tra risorse aeree e reparti specializzati, capace di contrastare la produzione illecita di sostanze stupefacenti anche nelle aree più impervie e nascoste. In particolare nei mesi estivi, l’Arma dei Carabinieri intensifica i controlli nelle zone rurali e montane della Calabria, cercando di colpire vertici e filiere della produzione illegale.

Una minaccia contrastata dalla cooperazione operativa

Questo blitz dimostra l’efficacia di un modello operativo capace di associare l’osservazione aerea, l’intervento tattico a terra e il coordinamento tra diversi comandi. Il contrasto al traffico di droga nel comprensorio continua grazie a una risposta coordinata, efficace e tempestiva, attenta non solo all'arresto degli esecutori ma anche alla completa neutralizzazione dell’infrastruttura colturale illegale.