Il carcere di Vibo Valentia
Il carcere di Vibo Valentia

È durato tre giorni l’incubo vissuto da otto agenti della Polizia penitenziaria in servizio nella casa circondariale di Vibo Valentia. A denunciare l’accaduto è il sindacato Sappe, che ha riferito come i poliziotti siano rimasti esposti a fumi e sostanze irritanti provocate da incendi dolosi appiccati da un detenuto all’interno dell’istituto penitenziario. I roghi hanno generato fumi densi e pericolosi, rendendo l’aria irrespirabile e mettendo in serio pericolo la sicurezza dell’intera struttura.

Evacuazioni d’urgenza e ricoveri al pronto soccorso

A scongiurare una possibile tragedia è stato il pronto intervento degli agenti, che hanno attivato il piano di evacuazione e messo in salvo i detenuti, trasferendoli in zone sicure. Secondo quanto dichiarato da Giovanni Battista Durante, segretario generale aggiunto del Sappe, e Francesco Ciccone, segretario regionale, tutti gli agenti coinvolti hanno riportato lesioni tali da richiedere il ricovero al pronto soccorso, con prognosi di sette giorni. Un bilancio che evidenzia la fragilità del sistema penitenziario e i rischi altissimi a cui è quotidianamente esposto il personale.

Sovraffollamento e criticità psichiatriche sotto accusa

Il Sappe ha colto l’occasione per denunciare ancora una volta il problema cronico del sovraffollamento, in particolare nelle sezioni di accoglienza dei nuovi giunti, che ormai superano la capienza massima prevista. Ancora più allarmante, secondo il sindacato, è la gestione dei detenuti con disturbi psichiatrici: figure fragili che aumentano le difficoltà operative all’interno delle carceri e che, come evidenziato anche dalla Corte costituzionale nel 2022, non ricevono cure adeguate.

La richiesta del Sappe: "Trasferire subito i responsabili"

Alla luce della gravità dell’episodio, il Sappe ha chiesto formalmente al Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e al provveditorato di disporre l’immediato trasferimento dei detenuti responsabili degli incendi. Una misura considerata necessaria per ripristinare la sicurezza e tutelare l’incolumità del personale. Nel frattempo, i sindacalisti hanno sollecitato il ministro della Giustizia Carlo Nordio a intervenire sulla gestione delle Rems, affinché vengano riportate sotto la competenza diretta del Ministero.