Noci locali del cosentino
Noci locali del cosentino

In Calabria la coltivazione delle noci rappresenta una tradizione radicata, che affonda le sue origini nella cultura contadina e che oggi torna ad assumere un ruolo strategico per l’agricoltura regionale. Grazie al clima favorevole e alla ricchezza dei terreni, soprattutto nelle aree collinari e pedemontane, le noci calabresi hanno conquistato negli anni una posizione di rilievo nei mercati nazionali ed esteri, distinguendosi per qualità organolettiche e caratteristiche nutrizionali.

Le aree di produzione e i numeri in crescita


Le zone a maggiore vocazione si trovano nel Cosentino e nel Catanzarese, dove la coltura del noce si integra con uliveti, frutteti e vigneti, creando un mosaico agricolo di grande valore paesaggistico ed economico. In particolare, la Valle del Crati, la Presila e le aree interne del Reventino ospitano aziende che negli ultimi anni hanno scommesso sul rilancio della noce come prodotto di eccellenza. La crescente domanda di frutta secca, sia sul mercato interno che internazionale, ha infatti aperto nuove opportunità, spingendo i produttori a investire in impianti moderni, tecniche innovative e processi di lavorazione più efficienti.

Sfide e prospettive della filiera


Non mancano, tuttavia, le criticità: dalla concorrenza delle importazioni estere a basso costo, soprattutto da California e Sud America, fino agli effetti dei cambiamenti climatici che incidono sulla regolarità delle produzioni. Per rispondere a queste sfide, gli operatori calabresi puntano su qualità, tipicità e tracciabilità, valorizzando varietà locali e sperimentando filiere corte capaci di garantire redditività e riconoscibilità. In questo scenario, le istituzioni e i consorzi di tutela sono chiamati a rafforzare la promozione, sostenere l’export e sviluppare strategie di marketing territoriale che possano trasformare la noce calabrese in un simbolo di eccellenza al pari di altre produzioni tipiche della regione.