Vibo Valentia: raffica di misure di prevenzione contro soggetti pericolosi, 30 provvedimenti firmati dal Questore Ruperti
Particolarmente significativi sono anche i provvedimenti di divieto di ritorno nei comuni di Tropea e Vibo Valentia

Durante il mese di luglio, la Questura di Vibo Valentia ha intensificato le attività di prevenzione e contrasto alla criminalità diffusa, grazie a un capillare rafforzamento dei servizi di controllo del territorio in tutta la provincia. Gli esiti di questa attività hanno portato il Questore Ruperti, su istruttoria della Divisione Anticrimine, ad adottare numerose misure di prevenzione previste dalla normativa vigente per soggetti ritenuti socialmente pericolosi.
Tra i provvedimenti emessi figurano diversi DASPO cosiddetti “fuori contesto”, a carico di soggetti già condannati per reati gravi come traffico di droga, porto abusivo d’armi, delitti contro la persona e contro la pubblica amministrazione. A questi si aggiungono altri DASPO legati a episodi di violenza verificatisi durante o a seguito di manifestazioni sportive, in particolare eventi calcistici, che hanno richiesto un intervento immediato per evitare l'escalation dei comportamenti violenti.
Particolarmente significativi sono anche i provvedimenti di divieto di ritorno nei comuni di Tropea e Vibo Valentia. In un caso, i destinatari erano soggetti già noti per reati contro il patrimonio e arrestati per furto in concorso; in un altro, il provvedimento è stato motivato dalla violazione del divieto di avvicinamento imposto in un precedente caso di atti persecutori. Sono inoltre stati notificati numerosi avvisi orali nei confronti di individui con precedenti penali, uno dei quali già condannato per rapina aggravata e recentemente protagonista di un pericoloso inseguimento stradale durato oltre 45 chilometri, al termine del quale è stato arrestato per ricettazione.
Sul fronte della violenza di genere e dei reati familiari, sono stati emessi due ammonimenti: uno per condotte vessatorie nei confronti di un familiare, l’altro per episodi riconducibili a violenza domestica verso una donna con cui l’autore aveva intrattenuto una relazione.
Infine, è stata avanzata al Tribunale distrettuale di Catanzaro una proposta di applicazione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza nei confronti di un soggetto già destinatario di precedenti misure e attivo nel contesto della criminalità comune, con condanne definitive per reati gravi e recenti denunce per detenzione abusiva di materiale esplosivo.
L’insieme delle misure adottate testimonia la linea decisa della Questura nel contenere, attraverso strumenti di prevenzione, la minaccia di comportamenti criminali e potenzialmente pericolosi per la sicurezza pubblica. Un lavoro silenzioso ma efficace, che mira a intercettare la devianza prima che sfoci nel reato, soprattutto in territori delicati come il Vibonese.