Salvatore Mancuso
Salvatore Mancuso

La ’ndrangheta, da semplice compratrice, è diventata attore chiave nella filiera colombiana della cocaina. Alleanze strategiche con gruppi paramilitari e cartelli, insieme a brokeraggio diretto e abilità logistica, le permettono di controllare parte sostanziale del traffico verso l’Europa. Il contrasto a questo fenomeno transnazionale richiede una cooperazione internazionale sempre più integrata e strumenti mirati a colpire le rotte logistiche e finanziarie globali.

Evoluzione del traffico e presenza sul territorio

Nei decenni passati la ’ndrangheta si limitava a intermediari, ma dalla fine del XX secolo ha stabilito una presenza diretta in Colombia. Ora compra la cocaina sul posto, logistica inclusa, evitando intermediari e puntando alla qualità. La sua azione si estende dai centri produttivi ai porti caraibici, con basi operative fisiche e agenti calabresi a garantire trattative e pagamenti puntuali.

Rapporti con cartelli e paramilitari

All’inizio la ’ndrangheta collaborava con i cartelli di Medellín e Cali, poi si è stretta un’alleanza pragmatico-strategica con le Auc – paramilitari di Salvatore Mancuso – e più recentemente con il Clan del Golfo. Queste partnership offrono alla mafia italiana accesso diretto alla produzione e al trasporto, consolidando il suo controllo sul mercato europeo.

Brokeraggio e affidabilità contrattuale

La reputazione di pagamento “come un orologio svizzero” ha reso la ’ndrangheta un partner preferenziale. Grazie alla sua affidabilità contrattuale e alla struttura finanziaria robusta, può trattare quantità ingenti, garantendo tempistiche e condizioni favorevoli, tanto da essere riconosciuta come broker di fiducia.

Operazioni recenti e arresti chiave

Nel giugno 2025, la cattura di Vélez Isaza in Colombia ha evidenziato il volto operativo della ’ndrangheta sudamericana: un coordinatore che gestiva flussi di cocaina verso la Spagna e Genova, confermando la struttura internazionale della rete. Nel 2024, tre intermediari furono arrestati dalla Procura Generale colombiana per traffico finalizzato al mercato calabrese.

Organizzazione e strumenti criminali

La ’ndrangheta in Colombia non è una presenza marginale: mantiene broker calabresi sul terreno, negozia direttamente, organizza trasporti via mare e terra, e gestisce flussi finanziari. Utilizza infrastrutture consolidate, pilotate da professionisti locali e immigrati italiani, capaci di orchestrare spedizioni dalla produzione fino all’arrivo in Europa.