Il litorale toscano
Il litorale toscano

L’Italia si conferma, ancora una volta, la regina delle vacanze estive: il 88% degli italiani sceglierà di restare nel Belpaese, mentre solo il 12% opterà per mete estere. A rivelarlo è l’indagine condotta da Tecnè per Federalberghi, che fotografa le scelte dei turisti italiani per l’estate 2025. Tuttavia, tra le regioni più gettonate non figura la Calabria, grande assente dalla classifica, nonostante la sua vasta offerta turistica, naturalistica e culturale.

Le regioni più scelte e il dominio del mare

Secondo il sondaggio, a dominare le preferenze degli italiani saranno Toscana, Emilia Romagna, Sicilia, Puglia, Lombardia, Campania e Sardegna. Un dato che conferma il primato del mare, scelto dal 76,9% dei vacanzieri italiani. Seguono le destinazioni di montagna, laghi e località termali (16%) e, in misura molto minore, le località d’arte e cultura (4,2%).

Tra chi sceglierà mete estere, prevalgono le destinazioni di mare nei Paesi vicini all’Italia (57%), seguite dalle capitali europee (16,4%) e dalle mete esotiche (10,7%).

Calabria fuori dal radar: un’assenza che pesa

Nessuna menzione per la Calabria tra le regioni più richieste. Un’assenza che suscita interrogativi e riflessioni, soprattutto se si considerano la bellezza delle coste joniche e tirreniche, la ricchezza dei parchi naturali, i borghi storici, la tradizione enogastronomica e il patrimonio culturale. Nonostante tutto questo, la regione non sembra riuscire a trasformare il proprio potenziale in attrattività reale sul mercato turistico nazionale.

Mancano forse strategie di promozione efficaci, infrastrutture adeguate o servizi turistici strutturati capaci di intercettare il flusso crescente di viaggiatori in cerca di autenticità e bellezza.

Un’occasione mancata per una regione con vocazione turistica

L’esclusione della Calabria dai territori più desiderati per l’estate 2025 rappresenta una sconfitta non solo simbolica, ma anche economica e strategica. In un momento storico in cui gli italiani scelgono in massa di restare in patria per le vacanze, non comparire tra le destinazioni preferite significa perdere opportunità concrete di sviluppo.

È evidente che, accanto alle meraviglie paesaggistiche, serve un cambio di passo nella governance turistica regionale, con investimenti mirati, valorizzazione delle risorse esistenti e una maggiore sinergia tra istituzioni e operatori locali. Solo così la Calabria potrà finalmente ritagliarsi il posto che merita nel panorama del turismo nazionale.